Mondiali 2022: proteste per il “no” della Fifa al divieto della fascia “one love”. Gli iraniani non cantano l’inno. Inglesi in ginocchio

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I calciatori dimostrano di essere assai più avanti di governanti e politici nella difesa dei diritti civili. Dal mondiale in Qatar arrivano proteste significative. Primo gesto di protesta della nazionale iraniana ai mondiali in Qatar: nessuno degli 11 giocatori in campo ha cantato li’inno prima della partita contro l’Inghilterra.

Si tratta di una chiara espressione di soldiarietà della squadra con le proteste in corso nel Paese da oltre due mesi per chiedere maggiori liberta’ e la fine della Repubblica islamica. Mentre suonavano le note che inneggiano alla "continua ed eterna Repubblica Islamica dell’Iran", il pubblico dello stadio Khalifa di Doha ha fischiato.

La nazionale iraniana, soprannominata ‘Team Melli’, e’ da settimane al centro dell’attenzione degli attivisti che chiedono un maggiore impegno a sostegno del vasto movimento di protesta a cui il regime ha risposto con una dura repressione interna. Ieri, il difensore e capitano Ehsan Hajsafi, in conferenza stampa, aveva espresso le condoglianze della squadra alle famiglie delle vittime, promettendo di essere "la voce" di chi protesta.

I calciatori inglesi si sono inginocchiati sul terreno di gioco, un attimo prima del fischio d’inizio di Iran-Inghilterra, valida per la Coppa del Mondo di calcio in Qatar. Il gesto, già effettuato agli Europei 2020-21, è un simbolo di vicinanza al movimento Black Lives Matter, ma assume valore più ampio in relazione alle accuse di violazione dei diritti umani in Qatar.

Intanto tutte e sette le nazionali europee che prendono parte al Mondiale in Qatar rinunciano alla decisione di indossare la fascia antidiscriminazione ai Mondiali dopo che la Fifa ha minacciato interventi disciplinari (cartellini gialli). "Come federazioni nazionali non possiamo mettere i nostri giocatori in una posizione in cui potrebbero essere soggetti a sanzioni sportive, comprese le ammonizioni", hanno affermato oggi le sette federazioni di calcio in una dichiarazione congiunta.

La decisione, dopo le minacce della Fifa è arrivata a poche ore dall’ingresso in campo dell’inglese Harry Kane, dell’olandese Virgil van Dijk e del gallese Gareth Bale che, in qualità di capitani delle rispettive nazionali, avrebbero dovuto indossare le fasce One Love nelle partite di oggi. Anche i capitani di Belgio, Svizzera, Germania e Danimarca avrebbero dovuto indossare le fasce nei prossimi giorni. "La nostra priorità numero uno ai Mondiali è vincere le partite", ha affermato la federazione calcistica olandese in una dichiarazione separata. "E non vogliamo che il capitano inizi la partita con un cartellino giallo". La campagna One Love è stata avviata in Olanda e il suo simbolo è un logo multicolore a forma di cuore volto a promuovere l’inclusione e la diversità nel calcio e nella società.

Paulo Soares

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