Italia: vincere a Vienna contro l’Austria (stasera, 20,45, Rai1) per non pensare al mondiale in Qatar. Formazioni

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Nel giorno della partita inaugurale del Mondiale 2022, tra il Qatar e l’Ecuador, l’Italia sfrutta la pausa per testare il peso specifico del ricambio generazionale. Dopo l’Albania, proprio stasera, 20 novembre 2022 (ore 20.45, diretta su Rai 1 – arbitro il tedesco Dingert), la Nazionale scende in campo all’Ernst Happel Stadion di Vienna per affrontare l’Austria nell’ultima amichevole di un 2022 che verrà ricordato proprio per la mancata qualificazione alla Coppa del Mondo.

PASCUTTI E NEGRI – Il cronista, ormai veterano, ricorda un’altra partita Austria-Italia, esattamente 60 anni fa (11 novembre 1962) dopo il deludente mondiale in Cile degli azzurri. Che, a sorpresa, vinsero con una doppietta di Ezio Pascutti, grande attaccante del Bologna, e le parate di William Negri, che giocava nel Mantova ma poi andò a vincere lo scudetto nel Bologna (stagione 1963-64). Vi chiederete: che c’entra questo lontanissimo ricordo? Il nesso è che l’Austria serve all’Italia per ripartire dopo batoste e delusioni.

MANCINI – "La sofferenza c’è – ammette Roberto Mancini dalla sala stampa dell’Ernst Happel Stadion – e ci sarà fino a metà dicembre. I ragazzi hanno dimostrato subito la voglia di ripartire, anche in Nations League vincendo un gruppo non facile. La mia favorita per il Mondiale? Ci sono tante squadre forti, se ne devo indicare una dico l’Argentina: contro di noi li ho visti bene". L’Italia andrà alla ricerca della quarta vittoria consecutiva dopo i successi di settembre in Nations League con Inghilterra e Ungheria e il 3-1, in rimonta, di mercoledì in Albania.

AUSTRIA – Di fronte un’Austria che, al pari dell’Italia, non prenderà parte al Mondiale. L’ultima vittoria azzurra risale al match degli ottavi di finale di Euro 2020, poi vinti da Bonucci e compagni, quando l’Italia si impose 2-1 ai supplementari dopo un gol annullato dal Var ad Arnautovic. E proprio l’attaccante del Bologna, miglior marcatore dei suoi con 33 centri in 104 presenze, è il pericolo numero uno della nazionale guidata dal tedesco Ragnick. "La partita è un buon test – dichiara il ‘Mancio’ – soprattutto per i ragazzi più giovani. Questo sarà un match più difficile e ci farà capire se può essere riproposto quanto fatto vedere con l’Albania. Quella con l’Austria è stata una delle gare più impegnative dell’Europeo, anche se abbiamo ampiamente meritato di vincerla. Hanno diversi elementi bravi che giocano in Bundesliga e sono abituati a un ritmo sostenuto. E poi c’è Arnautovic, che è uno dei migliori talenti degli ultimi 15 anni". Dopo aver dimostrato già nelle gare di settembre di poter tranquillamente giocare con la difesa a tre, a Tirana la Nazionale si è trovata a suo agio anche nel passaggio dal 3-5-2 al 3-4-3, un modulo che Mancini potrebbe riproporre anche con l’Austria: "Sì, è probabile – conferma il ct annunciando che ci saranno dei cambi nell’undici titolare – valuteremo".

GIOVANI – Se con l’Albania hanno fatto il loro esordio Fagioli, Pinamonti e il classe 2006 Pafundi, a Vienna potrebbe arrivare il turno di Fabiano Parisi e Fabio Miretti, gli unici del gruppo azzurro insieme ai portieri Provedel e Vicario a non aver ancora giocato un minuto in Nazionale. Quel che è certo è che il ct continua a puntare sui giovani, non solo a parole ma con i fatti: "Quelli che abbiamo chiamato ci stanno dando risposte positive, la situazione è buona. Anche i ragazzi che sono venuti qui per la prima volta, anche se hanno giocato poco. Solo così si può tornare a migliorare". Chi pur essendo giovanissimo sembra già un senatore è Giacomo Raspadori, che anche a Tirana ha disputato un’ottima gara: "Ha grandi qualità. È giovane, sta migliorando notevolmente e può ricoprire qualunque ruolo. Può fare il centravanti e giocare anche insieme ad un altro attaccante". Con Mancini in sala stampa c’è Matteo Pessina, che all’Austria segnò il secondo gol del suo Europeo mettendo in cassaforte la vittoria nei supplementari.

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"L’Europeo è stato un bello slancio per la mia carriera e per quella di tanti miei compagni – sottolinea il centrocampista azzurro – Ce lo porteremo dentro sempre. Essere arrivato qui oggi, da primo giocatore del Monza, è motivo di orgoglio per me, per tutti i monzesi e per il dottor Galliani, che si è commosso al momento della convocazione". Detto che il passato, ovvero la mancata qualificazione al Mondiale, continua a far male ("Brucia ancora, tutti volevamo andare in Qatar, anche se sinceramente pensavo di viverla peggio"), il futuro è nelle mani, anzi nei piedi, dei tanti giovani che Mancini sta continuando a lanciare: "Mi piace il loro approccio, sono tutti ragazzi con la testa che possono dare qualcosa alla Nazionale". E chissà se, a Vienna, sessant’anni dopo Pascutti e Negri, l’Italia non possa scrivere un’altra pagin a di riscatto.

Sandro Bennucci

Le probabili formazioni

AUSTRIA (4-4-2): Lindner; Posch, Trimmel, Danso, Alaba; Baumgartner, Grillitsch, Schliger, Sabitzer; Arnautovic, Gregoritsch. Allenatore: Ragnick.

ITALIA (3-4-3): Donnarumma; Di Lorenzo, Bonucci, Acerbi; Parisi, Barella, Verratti, Pessina; Politano, Raspadori, Grifo. Allenatore: Mancini

ARBITRO: Dingert (Germania)

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