Lastra a Signa, Antico Spedale di Sant’Antonio passa di proprietà al Comune

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LASTRA A SIGNA – Nel pomeriggio di oggi, 26 ottobre 2022 è stato firmato l’atto di attribuzione e trasferimento a titolo gratuito al Comune di Lastra a Signa dell’Antico Spedale di Sant’Antonio da parte del Demanio Pubblico dello Stato.

Nei giorni scorsi è stato firmato anche l’accordo di valorizzazione tra il segretariato regionale del Ministero della Cultura, l’agenzia del Demanio -Direzione Toscana e Umbria, il Comune di Lastra a Signa e la Soprintendenza per i Beni e Attività Culturali. Lo riferisce il Comune di Lastra a Signa. Con il passaggio di oggi, spiega una nota, "si completa quindi il procedimento di federalismo culturale per un bene che è uno degli edifici più importanti, dal punto di vista storico e architettonico in tutto il territorio della Città Metropolitana di Firenze".

L’Antico Spedale di Sant’Antonio è un edificio risalente al 1400 realizzato dai Consoli dell’Arte della Seta di Firenze con funzione di accoglienza di pellegrini e viandanti che percorrevano la via Pisana. Lastra a Signa all’epoca faceva parte di un sistema di fortificazioni necessarie per la Repubblica Fiorentina ed era il porto fluviale di Firenze essendo l’Arno navigabile fino a quel punto, inoltre era sede di un notevole commercio di transito e di un fiorente mercato e si poneva quindi come punto di passaggio obbligato per la circolazione di merci e persone.

Il complesso dello Spedale aveva un loggiato a sette arcate su cui si affacciavano i portali di ingresso che danno accesso ai saloni del piano terreno. Questo loggiato ricorda quello fiorentino dell’Istituto degli Innocenti e per questo motivo si ipotizza che alla sua realizzazione abbia contribuito Filippo Brunelleschi. Lungo i secoli la struttura è stata sede per il ricovero dei pellegrini, orfanotrofio, chiesa e teatro.

Il progetto del Comune prevede non solo il recupero strutturale e funzionale ma anche la valorizzazione culturale. Il programma di valorizzazione presentato dal Comune e approvato dal Ministero della Cultura e dal Demanio ha come obiettivo il recupero totale del complesso per la fruizione di tutti i locali e con destinazioni d’uso congrue con le esigenze della comunità, limitando gli interventi invasivi in modo da conservare gli elementi architettonici e le strutture originali. Obiettivo è l’utilizzo dell’immobile come struttura polifunzionale da destinare principalmente ad attività di studio e alta formazione, propedeutiche alla valorizzazione dell’economia dell’area metropolitana fiorentina e a finalità a esse collegate: co-working, convegni, esposizioni, divulgazione culturale e di innovazione come piccole fiere ed eventi.

Altro obiettivo del Comune è l’utilizzo del complesso anche come spazio museale per il progetto ‘Uffizi Diffusi’. Il progetto è diviso in lotti per un totale di oltre 4 milioni di euro. Il Comune ha ottenuto un finanziamento tramite la Città Metropolitana di FIRENZE di 3.881.000 euro dall’Unione Europea attraverso risorse del Pnrr. "E’ un momento storico per il nostro Comune – ha spiegato il sindaco Angela Bagni- finalmente questo atto ci consente di proseguire quel percorso di valorizzazione e rigenerazione che abbiamo pensato per questo importante edificio. In questo momento è infatti in corso la gara per il progetto di fattibilità tecnico-economica/definitivo di tutto l’intervento. Ricordiamo la valenza e le potenzialità che questo complesso ha per tutto il nostro territorio a livello economico, turistico e culturale".

Gilda Giusti

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