Inps: modalità e cifre degli aumenti di stipendio a partire da ottobre, grazie al cuneo fiscale

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ROMA – Busta paga, via libera all’aumento di stipendio: l’Inps ha pubblicato un messaggio – il n. 3499/2022 – in cui fornisce le istruzioni per l’applicazione dello sgravio contributivo al 2% per il periodo che va da luglio a dicembre 2022. Anche se con decorrenza da luglio 2022, tale sgravio contributivo – che comporterà un buon risparmio sullo stipendio netto – potrebbe essere applicato a partire dal mese di ottobre.

Ricordiamo che stiamo parlando dello sgravio contributivo che riduce, per il solo 2022, la quota parte di contributi dovuti dal lavoratore dipendente; tale aliquota, in realtà, era già stata ridotta dello 0,8% dall’ultima legge di Bilancio, salvo poi intervenire con il decreto Aiuti bis (dl n. 115/2022) che all’articolo 20 lo porta al 2% per il secondo semestre dell’anno.

Grazie alla riduzione della quota contributi dovuta dal lavoratore dipendente, lo stipendio netto aumenta a parità di lordo: in busta paga, quindi, ci sono più soldi, ma senza un maggiore esborso da parte dell’azienda.

Per rendere operativo lo sgravio contributivo del 2% serviva il via libera dell’Inps, che puntualmente è arrivato con il messaggio 3499/2022, nel quale i datori di lavoro che devono ancora applicarlo trovano tutte le istruzioni per farlo.

Nel dettaglio, l’aliquota di contributi che grava sul lavoratore dipendente è pari solitamente al 9,19% dello stipendio lordo: tuttavia, grazie alla riduzione del cuneo fiscale apportata nel 2022, questa è scesa prima all’8,39% per il periodo che va da gennaio a giugno e poi al 7,19% da luglio a dicembre.

Il vantaggio per il lavoratore è consistente e dipende dall’importo dello stipendio: ad esempio, su una busta paga di 1.000 euro c’è un risparmio, che si riversa sull’importo netto, di 8 euro al mese nel primo semestre e di 20 euro nel secondo. Complessivamente, quindi, nel 2022 vi è un risparmio di 168 euro.

Maggiori i vantaggi sugli stipendi da 2.000 euro: 16 euro nei primi sei mesi, poi 40 euro, a fronte di un aumento complessivo di 336 euro. Importi a cui va aggiunto anche il risparmio della tredicesima mensilità, in quanto anche la gratifica natalizia beneficerà del suddetto sgravio al 2%.

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