E’ la partita chiave della stagione, quella della Fiorentina contro il Verona: vincere significa prendere punti e riguadagnare autostimas. Perdere vorrebbe dire precipitare in una crisi profonda, che sarebbe ancora più drammatica con i quindici giorni di sosta del campionato. La squadra e Italianio sono al bivio: l’allenatore, con una difesa improvvisata, deve infondere fiducia nei giocatori, ricacciando indietro quella frase infelice ("Ora non so proprio chem cosa fare") pronunciata dopo l’umiliante 3-0 di Istanbul.
RIPARTENZA – Le difficoltà sono molte, perchè il Verona non farà certo l’agnello sacrificale: aspetterà i viola, formerà la testuggine a tre quarti, come l’Udinese, il Riga e i turchi del Basaksheir nel primo tempo, quindi cercherà di colpire una squadra con due centrali difensivi improvvisati: Amrabat e Ranieri. Si potrebbe, a questo punto, puntare il dito contro la società e tornare su un mercato fatto solo per gettare fumo negli occhi della critica, privandosi di un giocatore fondamentale come Torreira. Ma non è questo il momento per allargare ferite. Ora bisogna spronare la Fiorentina, farle sentire il sostegno dei tifosi, rilanciarla. Per i processi c’è sempre tempo. Importante è che allenatore e giocatori credano in se stessi e si scuotano da un torpore che ha portato a otto partite senza vittorie.
ITALIANO – L’allenatore si è chiuso in un ermetico silenzio. Non a caso oggi, non solo non si è svolta la conferenza di vigilia dell’allenatore Vincenzo Italiano, ma il tecnico non ha parlato neppure ai canali ufficiali del club come accaduto dopo alcuni impegni infrasettimanali. La Fiorentina, insomma, ha scelto di arrivare in silenzio all’appuntamento di domani, importante quanto delicato, cercando di fare quadrato e di rilanciarsi dopo questa prima parte di stagione ben al di sotto delle aspettative, sia sul piano dei risultati (appena due vittorie in 10 partite) che delle prestazioni.
TURN OVER – Tolte le partite con Napoli e Juventus e, in parte, contro il Twente, la squadra viola è apparsa sempre la controfigura di quella che la scorsa stagione si era fatta apprezzare per il bel gioco e un’identità ben precisa. Una serie di infortuni che hanno riguardato e tutt’ora riguardano alcuni fra i giocatori più importanti, i nuovi acquisti che – tolto Barak, peraltro arrivato all’ultimo tuffo – fanno fatica a inserirsi e il problema sempre più grave del gol (appena 8 finora quelli realizzati). Aggiungiamo un eccessivo turn-over. Tutto questo ha reso finora quanto mai difficile il cammino della Fiorentina.
TUNNEL – Da qui l’urgenza di tornare, contro il Verona, a fare risultato anche per stoppare sul nascere le voci che in simili situazioni vogliono l’allenatore pronto a fare la valigia. Italiano sembra al sicuro, visto il pesante contratto che lo lega, alla Fiorentina, ma se non si dovesse vedere la fine del tunnel tutto potrebbe succedere. Italiano deve fare i conti con l’emergenza, in difesa, per l’assenza di Milenkovic e Dodò, la squalifica di Igor e gli acciacchi di Martinez Quarta. Ma è in discussione anche il modulo della Fiorentina: l’asfittico 4-3-3 non ha portato gol e vittorie. L’allenatore deve inventarsi qualcosa. E non ha molte ore per escogitare il modo di vincere una partita che può determinare, in bene o in male, la svolta della stagione della Fiorentina.
Sandro Bennucci
Le probabili formazioni
Fiorentina (4-3-3): Terracciano, Venuti, Amrabat, Ranieri, Biraghi, Bonaventura, Mandragora, Barak, Kouame, Jovic, Saponara. All. Italiano
Verona (3-5-2): Montipò, Ceccherini, Hien, Coppola, Depaoli, Ilic, Veloso, Lazovic, Doig, Henry, Lasagna. All Cioffi
Arbitro: Rapuano (Rimini)
Diretta tv Dazn
