Ucraina: le truppe di Kiev avanzano ancora. Mosca licenzia il Comandante occidentale. Ma rifiuta ogni negoziato

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L’avanzata delle truppe ucraine continua. Hanno riconquistato nelle ultime 24 ore, ad oggi 12 settembre 2022, oltre 20 insediamenti che erano stati occupati dai russi: lo ha reso noto lo Stato Maggiore delle Forze Armate dell’Ucraina in un post su Facebook, secondo quanto riporta Ukrinform.

"Le forze ucraine continuano a liberare dagli invasori russi gli insediamenti nelle regioni di Kharkiv e Donetsk", prosegue il messaggio sottolineando che "il nemico continua ad attaccare le posizioni ucraine, conducendo ricognizioni aeree e tentando di prendere misure per riguadagnare terreno"

Il Cremlino però chiude ad ogni ipotesi di negoziato e fa sapere che l’ "operazione militare speciale" andrà avanti "fino al raggiungimento di tutti gli obiettivi". L’esercito ucraino, sottolinea Kiev, ha inflitto "perdite significative" alle forze russe. E lo Stato Maggiore aggiunge: "Secondo le informazioni disponibili, la 810ma Brigata di fanteria navale (con sede a Sebastopoli, nella Crimea annessa alla Russia) ha perso quasi l’85% dei suoi uomini. Altri militari russi hanno il morale e lo stato psicologico estremamente bassi, e molti di loro si rifiutano di tornare nell’area delle ostilità".

A causa delle sconfitte subite in Ucraina, Mosca avrebbe deciso di licenziare il comandante del Distretto militare occidentale della Russia: lo afferma l’intelligence di Kiev, secondo quanto riporta il Kyiv Independent. Secondo l’intelligence, il tenente generale russo Roman Berdnikov, che aveva comandato l’intervento russo in Siria ed era stato nominato comandante del Distretto militare occidentale il 26 agosto, è stato rimosso. E intanto il comandante ceceno Ramzan Kadyrov annuncia il ritorno delle sue unità speciali d’élite sul campo di battaglia ucraino.

L’ex presidente Medvedev, attuale vicepresidente del consiglio di sicurezza russo, ribadisce però le condizioni per l’avvio di un negoziato: "La capitolazione totale del regime di Kiev alle condizioni della Russia". E il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, conferma che la Russia continuerà l’operazione militare speciale in Ucraina "fino al raggiungimento di tutti i suoi obiettivi". Il ritiro delle truppe da Zaporizhzhia "non è in programma", ha aggiunto, ribadendo che al momento il Cremlino non vede alcuna possibilità di negoziato con l’Ucraina.

Ernesto Giusti

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