Sanità: anche la ricetta bianca, in Toscana, diventa elettronica

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Una volta tanto, la burocrazia cerca di semplificarci la vita. Anche le ricette ‘bianche’, quelle che prescrivono farmaci non rimborsati dal servizio sanitario, diventano in Toscana elettroniche: una comodità per medici e specialisti ma anche per i cittadini e un’eredita’ positiva dei mesi della pandemia e del lockdown, quando in Toscana le ricette rosse (anche quelle per esami e non solo quelle per i medicinali) erano state dematerializzate.

Un passaggio epocale. Prima occorreva passare dall’ambulatorio per ritirare la ricetta e con quella andare in farmacia o chiamare il Cup per prenotare visite o esami specialistici. La dematerializzazione della ricetta ha reso piu’ comoda la vita a tutti: il medico prescrive, il paziente riceve per sms (o per email) un codice e con quello si fa tutto. Un sistema rodato: 61 milioni e 783.020 sono stati i messaggi sms gestiti da marzo 2020 fino ad oggi dalla piattaforma regionale. Un servizio graditissimo, che ha ben funzionato e che e’ rimasto effettivo infatti anche dopo che l’emergenza pandemica e’ stata superata.

Per il presidente della Regione, Giani, e per l’assessore alla salute le nuove tecnologie possono essere di grande aiuto nell’accorciare distanze e tempi, rendendo la vita piu’ comoda a tutti. La Toscana ha sempre creduto molto nella digitalizzazione e quello delle ricette elettroniche e’ solo un esempio, accanto al fascicolo sanitario on line o all’app Toscana Salute da dove sempre piu’ numerosi sono i servizi a cui si puo’ accedere. La piattaforma per le ricette elettroniche era stata appositamente sviluppata durante la pandemia dai servizi informatici della direzione alla sanita’ della Regione: prima le ricette farmaceutiche e di distribuzione dei medicinali acquistati dalla Regione e distribuiti a particolari categorie di pazienti dalle farmacie stesse (i cosidettti "dpc"), poi a settembre 2021 anche le prescrizioni delle visite specialistiche e di diagnostica ambulatoriale. Tutto elettronico e dematerializzato.

Ma la Toscana ha deciso di continuare poi a semplifcare ed innovarsi e cosi’, utilizzando lo stesso meccanismo e la stessa tecnologia amica, la funzione e’ stata estesa anche alle ricette bianche: anche quelle ripetibili o a scadenza. Il servizio e’ partito da pochissimi giorni e gia’ sono state emessi 15 mila codici. Peraltro, siccome i numeri di ricetta elettronica sono collegati al circuito nazionale, le ricette elettroniche toscane sono spendibili anche fuori regione: cosi’ se un cittadino ha bisogno di farsi prescrivere un medicinale dal proprio medico, ma si trova al mare in Sardegna o in Puglia o in montagna sulle Dolomiti ad esempio, puo’ recarsi in farmacia con l’sms o l’email ricevuta e quelli varranno, ovunque in Italia, come fossero una ricetta cartacea. Prima sarebbe stato necessario farsela inviare per fax, con tanto di timbro e firma. Una bella semplificazione.

Gilda Giusti

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