Tocca il suo nuovo massimo storico, il prezzo del gas. E l’allarme sociale portato dal caro energia irrompe nella campagna elettorale. A tutto gas, dunque. Con i partiti, da destra a sinistra, che chiedono all’esecutivo di agire immediatamente per arginarne la portata. "Se il prezzo non scende, il prossimo governo dovrà razionare luce e gas a partire dalle imprese", la previsione fosca di Matteo Salvini. Se Giuseppe Conte rivendica, sin da subito, "una vera tassazione degli extra-profitti delle società energetiche per recuperare 9 miliardi", i Verdi lanciano l’idea di estendere l’ora legale tutto l’anno.
LETTA – La ricetta di Enrico Letta, invece, è intervenire in modo "drastico" e in due mosse: un tetto al prezzo dell’elettricità e il raddoppio del credito d’imposta per l’energia: "Ne va della tenuta del Paese". Il leader della Lega chiede di approvare presto un "piano di emergenza nazionale luce e gas" in vista dell’autunno, stimando in 30 miliardi l’importo necessario: "Pronti a votarlo", assicura. Per Salvini, infatti, la strategia europea non basta: "Se l’Ue non mette il tetto al prezzo del gas, noi cosa facciamo?".
BERLUSCONI – Secondo Silvio Berlusconi vanno previsti "adeguati ristori" per "evitare la paralisi. Non possiamo più perdere letteralmente neppure un giorno", esorta. Il suggerimento che arriva dall’Udc, per voce di Antonio De Poli, è di inserire "elementi per aiutare famiglie e imprese nel decreto Aiuti Bis ai primi di settembre". Anche dal Pd arriva una sponda nella stessa direzione. Per l’europarlamentare Simona Bonafè "sui costi dell’energia il governo può prendere misure anche in ordinaria amministrazione": in attesa delle decisioni di Bruxelles, "bisogna intervenire a livello nazionale con un prezzo massimo, come ha già fatto la Spagna".
CALENDA – Insomma, secondo la senatrice dem, Caterina Biti, non si può aspettare il post-voto, "i tempi per approvare un decreto ad hoc ancora ci sono: facciamolo". Al pressing si uniscono diversi ministri. Della necessità di un "intervento tempestivo" a sostegno di famiglie e imprese parla anche la responsabile per le Pari Opportunità Elena Bonetti (Iv): "Il governo e il presidente Draghi non hanno mai abdicato a questo ruolo". Il titolare degli Esteri Luigi Di Maio, in campagna elettorale per Impegno civico, si dice certo che "il governo farà tutto il possibile e interverrà in maniera incisiva". La ministra del Sud, Mara Carfagna plaude alla proposta del leader di Azione, Carlo Calenda, di sospendere la campagna elettorale per consentire al presidente del Consiglio di attivare un piano d’emergenza per il gas, puntando il dito contro "il silenzio o le dichiarazioni ostili" arrivate dagli altri partiti.
DRAGHI – Il commento del Movimento 5 stelle è caustico: "Alcune forze politiche invocano uno scostamento di bilancio che sia in grado di mettere in campo risorse davvero all’altezza delle attuali urgenze. Peccato che il M5S Lo avesse chiesto già 8 mesi fa…". Sinistra italiana, invece, rilancia la tassazione al 100% per gli extraprofitti delle compagnie energetiche. Con il leader Nicola Fratoianni che racconta la storia di Francesco: proprietario di uno storico pub di Barletta, "alla fine di agosto si è visto recapitare una bolletta di 12.028,59 euro. Non aveva mai ricevuto una bolletta superiore ai 2200 euro". Il deputato leghista Alberto Stefani accende, invece, i riflettori sulle imprese turistiche-termali e della ristorazione, rivendicando interventi immediati "per attenuare l’impatto devastante delle bollette di luce e gas, già a partire dal prossimo consiglio dei ministri". Le realtà in sofferenza sono moltissime e il tempo stringe: l’ultima parola resta in capo a Draghi.
Sandro Bennucci
