ROMA – E’ riuscita nell’intento opposto, la Rai, stoppando la fiction "Il nostro generale", su Carlo Alberto Dalla Chiesa, ucciso dalla mafia , in Sicilia, 40 anni fa. La decisione – secondo quanto si apprende – è stata presa dalla Rai, dopo la scelta della figlia Rita Dalla Chiesa, volto notissimo della televisione, di candidarsi alle elezioni per Forza Italia. Infatti tutto il Paese, non senza indignazione, parla di scelta ridicola. Ed esprime piena solidarietà a Rita dalla Chiesa. Che ha finito per sentirsi in colpa.
Il rinvio della miniserie in quattro puntate, che doveva andare in onda su Rai1 dall’11 settembre, è stato deciso, insieme a quello della conferenza stampa di presentazione, sulla base del regolamento sulla par condicio varato dalla Commissione di Vigilanza, in osservanza della legge. Ma che c’entra un eroe nazionale, un carabiniere che ci rimise la vita per servire lo Stato, come il generale Dalla Chiesa, con le elezioni del 25 settembre? La fiction sull’uccisione del padre può portare voti alla candidata Rita Dalla Chiesa? Paradossalmente sarà proprio lo stop alla fiction ad alimentare simpatie nei confronti della figlia del generale.
E si resta di stucco quando viene precisato che la fiction dedicata al generale Dalla Chiesa, nel quarantennale della strage di via Carini, con protagonista Sergio Castellitto e la regia di Lucio Pellegrini e Andrea Jublin, viene bloccata. Mentre nessun rinvio ci sarà per la replica della vecchia serie "Il generale Dalla Chiesa", con Giancarlo Giannini, che dovrebbe andare in onda il 3 settembre. Decisioni curiose in un davvero curioso Paese.
Sandro Bennucci
