Governo invia altre armi (secretate) a Zelensky e aumenta spese militari a 18 miliardi

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Il ministro Guerini emette un nuovo decreto per l’invio di armi in Ucraina,. “Il Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica ha svolto l’audizione del ministro della Difesa, Lorenzo Guerini. Nel corso dell’audizione il ministro ha aggiornato il Comitato in merito alla guerra della Russia
in Ucraina e sugli sviluppi a livello europeo conseguenti all’adozione dello ‘Strategic compass’ avvenuta nello scorso mese di marzo”, ha reso noto il presidente del Copasir, senatore Adolfo Urso aggiungendo che “nel corso dell’audizione il ministro ha inoltre illustrato i contenuti del quarto Decreto interministeriale che autorizza la cessione di mezzi, materiali ed equipaggiamenti militari alle Autorità governative dell’Ucraina. Il comitato ha riscontrato l’aderenza del decreto medesimo alle indicazioni e agli indirizzi dettati dal Parlamento”. L’elenco è stato secretato.

Intanto il giornale Repubblica rivela che il governo Draghi lancia una serie di programmi per acquistare gli armamenti che si sono rivelati fondamentali sul campo di battaglia: dai sistemi per intercettare i missili balistici a quelli per abbattere i droni, dai cingolati da combattimento alle scorte strategiche di munizioni”.
Come spiega Repubblica, “il Documento programmatico triennale firmato dal ministro Lorenzo Guerini porta la spesa per il 2022 a 18 miliardi, contro i 16,8 dello scorso anno. L’incremento finisce tutto nel procurement, ossia i nuovi strumenti bellici, con 5,42 miliardi: si tratta del 34% in più rispetto al 2021”.

Su quali armi si spende? Anche qui risponde Repubblica: “La lista della spesa vede imporsi il futuro caccia Tempest, realizzato con la Gran Bretagna e la Svezia: un velivolo chiamato di sesta generazione a cui vengono destinati subito 200 milioni in più. C’è poi il piano per una serie di veicoli corazzati che vede crescere la dote di oltre un miliardo e mezzo: si prevede un investimento di 3,74 miliardi in tredici anni”.
E poi, conclude Repubblica, “c’è uno stanziamento di 1.200 milioni per costruire due navi anfibie per le operazioni di sbarco. Le altre voci più rilevanti riguardanole quote annuali per i sottomarini U-212 (510 milioni), gli intercettori Eurofighter (1,4 miliardi) e i caccia invisibili F35 (1.270 milioni)”.

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