FIRENZE – Ci sono sviluppi sull’inchiesta della tramvia, a Firenze. La procura ha chiesto la nomina di un commissario giudiziale per l’amministrazione per un anno di Gest spa, società che gestisce la rete tramviaria, ai sensi della legge n. 231/01, la legge sulla responsabilità amministrativa degli enti.
Toccherà al gip decidere in merito nell’udienza fissata per il 29 luglio. Alla base della richiesta della procura, come spiega una nota della stessa, l’ipotesi che tra il 2017 e il 2021 Gest avrebbe alterato i bilanci, occultando l’effettiva redditività e facendo apparire risultati economici di esercizio inferiori rispetto a quelli reali al fine di operare da posizione di forza nell’ambito delle contrattazioni con il Comune di Firenze.
L’accusa, secondo quanto si spiega nella nota diffusa dalla procura, sostiene che Gest ha esposto nei bilanci, alla voce "accantonamenti" effettuati per grandi revisioni del materiale rotabile e per infrastrutture, valori fondati su costi fortemente sovrastimati. Più in particolare, il fondo accantonamenti, nel periodo temporale dal 2015 al 2020 sarebbe stato "sovrastimato per circa 10 milioni di euro, così avendo la società occultato redditività per circa 7 milioni di euro".
L’inchiesta della procura su Gest era emersa nell’ottobre 2021 con una raffica di perquisizioni: indagati all’epoca l’ad di Gest Jean Luc Laugaa e Francois Mazza quale presidente di Ratp Dev Italia, società che detiene il 51% del capitale sociale di Gest.
Ernesto Giusti