Letta, deluso da Conte, evoca elezioni. Ma nei sondaggi è avanti il centrodestra

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L’ennesimo sondaggio politico conferma che, se si votasse ora, con le regole attuali, vincerebbe il centrodestra. La coalizione tra Lega, FI e FdI infatti avrebbe 55 eletti in più del centrosinistra. FdI da sola arriverebbe a 182 seggi e i grillini perderebbero 257 parlamentari. Il sondaggio di Alessandra Ghislieri, pubblicato sulla Stampa, evidenzia anche il target di «indecisi» e «astenuti» che rappresenta oggi una quota tra il 35% e i1 40%, praticamente il primo partito in Italia.

Oggi, secondo l’analisi citata, il 61,3% degli italiani è pessimista rispetto alle proprie condizioni economiche in previsione dell’autunno. Tra gli elettori più preoccupati, oltre al 65,5% degli astenuti, troviamo quelli di Fratelli d’Italia (68%), del Movimento 5 Stelle (66,2%), della Lega (60,6%) e del Pd (58%). L’aumento dei prezzi, soprattutto per quanto riguarda la spesa alimentare e il costo delle bollette come luce e gas, tormenta i cittadini senza distinzioni.

Se si votasse per il rinnovo del Parlamento con l’attuale legge elettorale — che prevede uno sbarramento al 3% e un contributo alla coalizione per i partiti che riescano a superare l’1% -, anche a causa dell’ultima scissione del Movimento 5 Stelle, la maggioranza dei seggi andrebbe al centrodestra compatto tra Fratelli d’Italia, Lega e Forza Italia, con la raccolta di 206 onorevoli alla Camera e 103 al Senato, in totale 309. Il centrosinistra con l’alleanza tra Pd, M5S e alcuni partiti della sinistra italiana raccoglierebbe 170 seggi alla Camera e 84 al Senato, in totale 254. Azione con +Europa si aggiudicherebbe 22 seggi alla Camera e 11 al Senato, mentre 4 seggi andrebbero alle minoranze linguistiche. Neppure aggiungendo la quota di queste ultime formazioni il centrosinistra dunque supererebbe il centrodestra.

La sondaggista ha anche fatto la prova dei risultati che si otterrebbero ipotizzando una legge elettorale proporzionale con sbarramento al 4% senza premio di maggioranza. In questo caso, al netto delle rappresentanze linguistiche, passerebbero solo 6 partiti e il centrodestra raggiungerebbe 218 deputati alla Camera e 109 al Senato, in totale 327, mentre il centrosinistra arriverebbe a 182 deputati, 91 senatori, in totale 273. Anche così risulterebbe una vittoria schiacciante del centrodestra.

Materia di riflessione dunque per i partiti che dovranno impegnarsi per convincere la grande maggioranza di astenuti e indecisi, dei quali avrà bisogno soprattutto il centrosinistra, che appare indietro nel momento attuale, con l’eccezione del Pd, ma con il M5S che sta crollando.

Di qui a maggio 2023, data possibile per le elezioni, ci saranno probabilmente modifiche di questo scenario, anche con l’ingresso di nuove formazioni politiche, visto che Draghi dovrà decidere sul suo futuro e che si dovranno chiarire le mosse dei partitini situati al centro dello schieramento. E, dopo il voto, toccherà a Mattarella dipanare la matassa, compito che non si presenta per niente facile.

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