Sciopero dei taxi nelle principali città.
FIRENZE – Taxi fermi a Firenze a causa dello sciopero nazionale di 48 ore dei tassisti che protestano contro l’articolo 10 del Ddl Concorrenza. Sono statei segnalate dagli stessi tassisti, diverse criticita’, soprattutto in aree molto frequentate dai turisti come la stazione ferroviaria di Santa Maria Novella e l’aeroporto di Peretola. “L’adesione e’ pressoche’ totale”, ha dichiarato Simone Antei, presidente del Taxi 4242. Anche Leonardo Bisori, del sindacato Ugl taxi, ha parlato di “adesione di tutta categoria”.
ROMA – A Roma cori contro il premier Mario Draghi e il governo, petardi, fumogeni e bandiere con diversi slogan. Si accende sempre di più la protesta dei tassisti italiani che dopo aver proclamato lo sciopero di 48 ore si apprestano a sfilare in corteo da piazza della Repubblica a Roma fino a piazza Venezia. Tra i cori riecheggia più volte sotto la basilica di Santa Maria degli Angeli e dei Martiri “la licenza non si tocca, la licenza non si tocca”.
A causa della manifestazione di Roma, c’è stata anche la deviazione di alcune linee di mezzi pubblici nella Capitale (secondo fonti locali sono 5, 14, 16, 40, 50, 51, 60, 61, 62, 64, 66, 70, 71, 75, 82, 85, 105, 117, 118, 170, 360, 492, 590, 649, 714, 910, e H). Forti disagi su tutto il territorio nazionale, ma in particolare nelle principali città: Milano, Roma, Napoli, Genova, Torino, Bologna, dove l’astensione dal servizio taxi è totale dalle 8 di martedì 5 luglio fino alle 7.59 di mercoledì 6 luglio. La centrale operativa della Cooperativa Radio Taxi Genova, ad esempio, ha annunciato che garantirà esclusivamente il servizio minimo di trasporto “sociale” per anziani, portatori di handicap e malati.
TORINO – Corteo di 200 tassisti hanno manifestato nel centro di Torino, da piazza Vittorio a piazza Castello. contro il ddl Concorrenza. “Ora basta devono ascoltarci”, grida un portavoce. In testa alla lunga colonna di auto uno striscione con la scritto ‘Taxi Torino’ e cartelli contro il premier Mario Draghi. “Il ddl concorrenza e’ un modo per affossare la categoria in favore delle multinazionali. Chiediamo lo stralcio dell’articolo 10 in quanto, dovesse passare, diventeremmo schiavi di algoritmi – spiegano i tassisti torinesi – Abbiamo licenze, e abbiamo fatto sacrifici per averle. Non vogliamo che tutto cio’ venga distrutto per fare un favore alle multinazionali”. Una delegazione dei tassisti e’ stata ricevuta in prefettura.
VENEZIA – A Venezia lo sciopero dei taxi non ha registrato pesanti ripercussioni. Viste le caratteristiche della citta’ i mezzi acquei fanno categoria a se’ stante e quindi non rientrano nella protesta sulle liberalizzazioni. Altra cosa e’ quanto accade per la terraferma dove le compagnie piu’ grosse hanno aderito mentre le coop minori hanno lavorato riducendo al minimo i disagi. In genere a soffrire sarebbero stati l’aeroporto e l’ospedale ma per entrambi, comunque, c’e’ il servizio pubblico che, con piu’ linee, copre le tratte in modo capillare.