FORTE DEI MARMI – Bruno Murzi, sindaco di Forte dei Marmi, interviene in difesa dell’ospedale Versilia con un attacco deciso alle autorità sanitarie: "Personalmente non ho mai voluto credere che esistesse un piano ben definito di progressivo smantellamento funzionale dell’ospedale Versilia. Purtroppo molte cose sono accadute in questi ultimi mesi, alcune solo pochi giorni fa, e quindi ho iniziato anche io a pensare che un progetto esista".
E ancora: "In luglio inizia ufficialmente la stagione turistica in Versilia. L’area di costa passa da circa 130.000 residenti a più di 400.000 presenze – ha ripreso il primo cittadino -. E’ evidente che in momenti come questi il sistema sanitario inizia a soffrire a causa degli accessi sempre maggiori di residenti e turisti. Bene…dall’ 1 luglio l’ospedale Versilia non ha più un direttore di presidio in quanto trasferito ad altro prestigioso e meritato ruolo, ed il suo vice si trova in giustificate e meritate ferie. In pratica una decapitazione completa della catena di comando del presidio ospedaliero a cui fa capo tutta la Versilia proprio nel momento in cui maggiore sarebbe la necessità di decisioni e soluzioni concrete e rapide. Non so come definire quanto accade ma certamente non credo che si possa considerare un esempio di valida organizzazione e consapevole utilizzo delle risorse, certamente simili decisioni potevano essere differite di qualche settimana".
"Ma questo non è tutto – scrive ancora Murzi – è stato necessario incrementare i posti letto Covid a causa della ripresa dei contagi e delle necessità di ricovero di pazienti positivi. Il reparto Traumatologia, da tempo sottratto alla ortopedia, è stato di nuovo utilizzato per incrementare i posti della attività Covid. La chiusura a suo tempo avvenuta della sezione traumatologia, ha sottratto posti letto destinati a tale esigenza e ha comportato necessità organizzative ragguardevoli e complesse".
"Personalmente – conclude il sindaco di Forte dei Marmi – ritengo che questo non sia solo opera di una scarsa capacità gestionale ed organizzativa di una direzione troppo lontana dal territorio, ma l’evidente fallimento di una politica sanitaria che ha portato alla creazione di 3 Aziende sanitarie locali elefantiache, impossibili da gestire prestando attenzione a tutte le peculiari necessità dei territori, situazione purtroppo in questo momento esasperata anche dalla inadeguatezza politica sanitaria regionale".
Ernesto Giusti