Entrate tributarie (+7,2%) e debito pubblico (+3,5 miliardi) crescono, stabile povertà assoluta (quasi 6 milioni)

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Ad aprile le entrate tributarie contabilizzate nel bilancio dello Stato sono state pari a 34,1 miliardi, in aumento del 7,2% (2,3 mld) rispetto allo stesso mese del 2021. Lo comunica la Banca d’Italia.Nei primi quattro mesi del 2022 le entrate tributarie sono state pari a 143,1 miliardi, in aumento del 12% (15,3 mld) rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.
Alla fine di aprile il debito delle Amministrazioni pubbliche è aumentato di 3,5 miliardi rispetto al mese precedente, risultando pari a 2.758,9 miliardi. Lo comunica la Banca d’Italia. L’avanzo di cassa delle Amministrazioni pubbliche (5,3 mld) è stato più che compensato dall’aumento delle disponibilità liquide del Tesoro (5,5 mld, a 101,1) e dall’effetto degli scarti e dei premi all’emissione e al rimborso, della rivalutazione dei titoli indicizzati all’inflazione e della variazione dei tassi di cambio (3,3 mld).

Nel 2021 in Italia risultavano in condizione di poverta’ assoluta poco piu’ di 1,9 milioni di famiglie (7,5% del totale rispetto alle 7,7% del 2020) e circa 5,6 milioni di individui (9,4% come l’anno precedente). Lo rileva l’Istat. La poverta’ assoluta conferma sostanzialmente i massimi storici toccati nel 2020, anno d’inizio della pandemia di Covid-19. Per la poverta’ relativa l’incidenza sale all’11,1% (da 10,1% del 2020) e le famiglie sotto la soglia sono circa 2,9 milioni (2,6 milioni nel 2020). Sono cosi’ oltre 2 milioni 200mila i poveri assoluti residenti nelle regioni del Nord contro 2 milioni 455mila nel Mezzogiorno. In quest’ultima ripartizione l’incidenza di poverta’ individuale cresce dall’11,1% al 12,1% (13,2% nel Sud, 9,9% nelle Isole); nel Centro sale al 7,3% dal 6,6% del 2020.

E visto che dall’Ucraina arrivano giornalmente notizie su bambini uccisi, dati ai quali l’opinione pubblica è particolarmente sensibile, l’Istat ci informa che nel 2021, la povertà assoluta in Italia colpisce 1 milione 382mila bambini (14,2%, rispetto al 9,4% degli individui a livello nazionale).

La punta dell’iceberg della poverta’ in Italia sono i 2,6 milioni di persone costrette a chiedere aiuto alle mense della Caritas, che sostituisce l’intervento pubblico di Stato, Regioni e enti locali, per mangiare a causa dell’aumento dei prezzi e i rincari delle bollette energetiche, a partire da gas e luce. E’ quanto emerge da una analisi Coldiretti su dati Fead.

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