Bce alza tassi + 0,25%, Mib in calo (-1,37%), spread a 207 punti

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Bce alzerà tassi di 0,25 punti a luglio e apre a +0,50 a settembre. Poi proseguirà con aumenti graduali ma prolungati. La Bce ha consistentemente rivisto al rialzo le previsioni di inflazione nell’ eurozona e ritoccato in senso opposto quelle sulla crescita economica. Ora per quest’anno si attende un carovita in media il 6,8%, sul 2023 al 3,5% e sul 2024 al 2,1%.

Nel comunicato diffuso al termine del Consiglio direttivo, la stessa Bce riconosce che anche il dato 2024 è
superiore all’obiettivo che essa stessa persegue. Per la crescita economica i tecnici dell’istituzione hanno
rivisto al ribasso i dati sul 2022, al più 2,8% e sul 2023 al più 2,1%, mentre la stima sul 2024 è stata ritoccata rialzo al più 2,1%. Lo scorso marzo sull’inflazione la Bce indicava 5,1% sul 2022, 2,1% nel 2023 e 1,9% nel 2024, sulla crescita 3,7% nel 2021, 2,8% nel 2023 e 1,6% nel 2024.

Bce ha confermato i livelli di riferimento: zero sul principale tasso di rifinanziamento, 0,25 sulle operazioni marginali e meno 0,50% per i tassi sui depositi. Coerentemente con la sequenza operativa che aveva precedentemente delineato, la Bce ha annunciato che metterà fine agli acquisti netti di titoli con il rimanente piano App dal primo luglio 2022.

Alla Borsa di Milano lo spread con il Bund tedesco è a 207 ‘basis point’ dopo un avvio di seduta sotto quota 200, mentre l”indice Ftse Mib segna -1,36% a 23.900 punti. Il mercato ha approfondito il calo dopo la prima reazione alle mosse della banca centrale.

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