CITTA’ DEL VATICANO – "Si ascolti il grido disperato della gente che soffre, lo vediamo sui media tutti i giorni. Si abbia il rispetto della vita umana, si fermi la macabra distruzione di città e di villaggi dappertutto. Continuiamo per favore a pregare, a impegnarci per la pace senza stancarci": lo ha detto il Papa al Regina Coeli parlando del conflitto in Ucraina.
Ancora Bergoglio: "A cento giorni dall’inizio dell’aggressione armata all’Ucraina, sull’umanità è calato nuovamente l’incubo della guerra che è la negazione del sogno di Dio: popoli che si scontrano, popoli che si uccidono, gente che, anziché avvicinarsi, viene allontanata dalle proprie case".
Da qui l’appello: "Mentre la furia della distruzione e della morte imperversa e le contrapposizioni divampano, alimentando una escalation sempre più pericolosa per tutti, rinnovo l’appello ai responsabili delle nazioni: non portate l’umanità alla rovina, per favore, non portate l’umanità alla rovina. Si mettano in atto veri negoziati, concrete trattative per un cessate il fuoco e per una soluzione sostenibile".
Ernesto Giusti