Kuleba al G7 chiede embargo Ue petrolio russo, confisca beni oligarchi, sblocco porti

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Il ministro ucraino Kuleba partecipa, come invitato, al G7 e ne approfitta per ribadire le richieste del suo Paese: “Le sanzioni senza l’embargo al petrolio russo sarebbero una rottura nell’unità dell’Ue”. Lo ha detto il ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba, parlando di un “momento critico”. “Troppo denaro finisce nelle casse della Russia a causa delle esportazioni di gas e petrolio. Stiamo aspettando che finisca lo spettacolo dell’Ue sull’embargo al greggio: sul come si debba arrivare a un accordo con Budapest non ci esprimiamo, è compito dell’Europa. Ma se il sesto pacchetto sarà approvato senza il petrolio – ha detto Kuleba a margine del G7 – Putin festeggerà, perché avra’ finalmente rotto l’unità europea sulle sanzioni, grazie a un Paese: l’Ungheria”.
Kuleba ha anche chiesto ai Paesi del G7 di confiscare gli averi russi per la ricostruzione del suo Paese. “Oggi ho chiesto ai Paesi del G7 di adottare le procedure necessarie per sequestrare i beni russi e donarli all’Ucraina per la ricostruzione del Paese””, ha detto Kuleba invitato alla riunione dei ministri degli Esteri G7 a Wangels, nel Nord della Germania. E ha aggiunto “”Se non possiamo esportare i prodotti agricoli che sono nei magazzini non avremo spazio per accogliere i nuovi raccolti e la crisi diventerà sistemica, un blocco totale della filiera ucraina. Non ce lo possiamo permettere e chiedo ai Paesi africani e asiatici di fare pressioni sulla Russia perché fermi la guerra e rimuova il blocco ai nostri porti”.

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