La presidente della Banca Centrale europea Christine Lagarde ha posto le basi per un rialzo dei tassi di interesse a luglio per far fronte all’impennata dell’inflazione, cresciuta negli ultimi mesi tra l’invasione dell’Ucraina da parte della Russia e l’impennata del costo delle materie prime, partita già lo scorso anno a causa della pandemia di Covid.
Il programma di acquisti della Bce dovrebbe concludersi “all’inizio del terzo trimestre” e “il primo rialzo dei tassi” avra’ luogo “qualche tempo dopo la fine degli acquisti di asset”, ha spiegato la presidente della Bce parlando a Lubiana per il 30esimo anniversario della Banca di Slovenia. “Non abbiamo ancora definito con precisione la nozione di ‘qualche tempo’ – ha aggiunto – ma sono stata molto chiara sul fatto che questo potrebbe significare un periodo di poche settimane. Dopo il primo rialzo dei tassi, il processo di normalizzazione sara’ graduale”.
Mentre l’inflazione nella zona euro ad aprile ha raggiunto il tasso record del 7,5%, la Bce appare intenzionata a riportarla verso il target del 2% nei prossimi due anni. Un mancato aumento dei tassi di interesse rischierebbe di alimentare ulteriormente le tendenze inflazionistiche, in particolare attraverso l’aumento dei salari. Alzarli troppo rapidamente potrebbe rallentare ulteriormente la debole crescita.
