La portaerei americana Uss Harry S. Truman è arrivata nel Golfo di Napoli e l’opinione pubblica si divide: mentre centinaia di napoletani si accalcano sul lungomare per fotografare il gigante dei mari, fortezza armata fiore all’occhiello della Marina a stelle e strisce del presidente Bide, fautore del proseguimento della guerra in atto, altrettanti utenti su Twitter criticano le manovre nei mari italiani. Il tutto però avviene mentre l’escalation della guerra in Ucraina sta montando, con l’Italia, dunque, di nuovo a ricoprire un ruolo-chiave al confine tra Europa occidentale ed orientale, e nel cuore del Mediterraneo. E proprio nel giorno in cui Draghi incontra Biden..
La Truman, certo, non è una nave qualunque, armata con missili nucleari, ha già inquietato l’ex sindaco Luigi De Magistris: “Durante il mio mandato, con una delibera storica, dichiarammo il porto di Napoli ed il suo golfo denuclearizzato e che, quindi, tutte le navi e i sottomarini a propulsione nucleare non avrebbero potuto farne accesso. Delibera sicuramente simbolica, ma che evidenzia come la sovranità del nostro Paese sia limitata e che siamo subalterni alla Nato“. “La nostra città – prosegue – è oggi aperta alle sorelle e ai fratelli ucraini, come a tutte le persone che hanno bisogno di aiuto e pace. Nello statuto della città di Napoli inserimmo in maniera indelebile: ‘città di pace’. Le portaerei con armi di distruzione di massa non sono gradite, devono rappresentare il passato non il futuro del nostro pianeta. Il nostro mare – conclude de Magistris – è di pace, non di guerra”.