Moglie di Biden in Ucraina: l’incontro con Olena Zelenska . E Draghi va alla Casa Bianca per cercare la strada della pace

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KIEV – Un volo coraggioso, e a sopresa. La first lady Usa, Jill Biden, ha incontrato la moglie del presidente ucraino Zelensy, Olena Zelenska, nel corso di una visita nell’Ucraina occidentale. Jill ha visitato una scuola a Uzhhorod, una cittadina di 100.000 persone a pochi chilometri dal confine con la Slovacchia, la cui popolazione è raddoppiata nelle ultime settimane con l’arrivo di persone in fuga dai combattimenti in altre parti del Paese.

Le due first lady sin sono abbracciate fuori dalla scuola, trasformata in un rifugio temporaneo per le famiglie in fuga e l’americana ha regalato all’ucraina un bouquet di fiori. Poi in una piccola stanza si sono rivolte brevemente ai giornalisti. La signora Zelenska ha ringraziato Jill per la sua visita "coraggiosa".

Intanto il Premier italiano Mario Draghi volerà negli Usa. Gli aiuti all’Ucraina, le sanzioni contro Mosca e la corsa per l’indipendenza dal gas russo: sarà la guerra, inevitabilmente, a dominare l’agenda dell’incontro tra Draghi e Joe Biden, nella prima visita negli Stati Uniti del presidente del Consiglio dall’inizio del suo mandato. La missione per il premier sarà l’occasione per rimarcare con l’alleato i due pilastri della politica estera italiana, appartenenza alla Ue e atlantismo.

E per ribadire, in piena sintonia con il Quirinale, la posizione italiana sul conflitto: ferma condanna dell’invasione russa, sostegno anche militare a Kiev per consentire agli ucraini di difendersi, in linea con gli alleati Ue e G7, e importanza, allo stesso tempo, di una azione europea che possa accelerare il processo verso il negoziato. La ricerca della pace, ha ribadito Draghi davanti al Parlamento europeo a Strasburgo e ripeterà nello studio Ovale, è "la priorità" per l’Italia e per l’Europa e l’inasprimento delle sanzioni ha l’obiettivo di portare Vladimir Putin il prima possibile a un "cessate il fuoco" e poi al tavolo della trattativa.

Alla sua "’prima" alla Casa Bianca il presidente del Consiglio si presenta forte di una "leadership" riconosciuta da Biden alla vigilia del suo arrivo, per le scelte "dure" assunte contro la Russia, in cui l’Italia si è posta in prima fila. E in alcuni casi, come per le sanzioni contro la Banca centrale di Mosca, ne è stata ispiratrice. Un deciso cambio di rotta rispetto agli anni del filo-putinismo, osservato con favore dalle cancellerie europee e internazionali, nonostante i distinguo che stanno emergendo nella larga maggioranza che sostiene Draghi a Roma.

Per i due si tratterà comunque del terzo bilaterale in poco più di un anno, dopo l’incontro in Cornovaglia al G7 e la visita di Biden a Palazzo Chigi a margine del G20 di Roma. Draghi e Biden hanno avuto occasione di uno scambio anche a Bruxelles a fine marzo, quando il presidente Usa ha partecipato al vertice Nato e all’ultimo Consiglio europeo. Il presidente del Consiglio arriverà a Washington martedì per il colloquio faccia a faccia dopo il vertice virtuale tra i leader del G7 e il presidente ucraino Volodymiyr Zelensky e il giorno dopo quel 9 maggio che per la Ue è la giornata della pace e per Mosca è la giornata della Parata della vittoria sui nazisti in Germania. L’andamento della guerra sul campo, le azioni per sostenere l’Ucraina, compreso l’invio di armi, l’inasprimento delle sanzioni saranno i temi principali sul tavolo.

Ernesto Giusti

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