Giro d’Italia: Mathieu Van der Poel prima vittoria e prima maglia rosa

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Sul traguardo di Visegrad, in Ungheria, l’olandese, all’esordio nella corsa rosa, batte in volata l’eritreo Biniam Girmay e Pello Bilbao. In volata errore di Caleb Ewan che ha toccato la ruota di Girmay ed è finito a terra facendo tutto da solo mentre l’altro grande favorito, Richard Carapaz, chiude in sesta posizione. Primo degli italiani Diego Ulissi, che ha chiuso in ottava posizione davanti ad Andrea Vendrame. Più indietro gli altri, con Vincenzo Nibali 21/o.

Il pronti-via da Budapest tra ali di folla festanti (mentre in Italia Rifondazione comunista attacca per la scelta del paese di Orban e l’arrivo nella citta’ simbolo del gruppo centro-europeo) e subito la prima fuga: a scattare Mattia Bais e Filippo Tagliani, (entrambi della Drone Hopper Androni). Nessuno ha avuto il coraggio di andare all’attacco con loro, il vantaggio che hanno accumulato ha toccato velocemente i 10 minuti poi il gruppo ha aumentato la sua andatura, tirato in particolare da uomini della Alpecin Fenix e della Intermarché Wanty Gobert. Primo Tagliani, secondo Bais e terzo Nizzolo davanti a Demare e Van Lerberghe. Al primo traguardo volante di Szekesfehervar al km 75,3 Tagliani precede Bais mentre la volata del gruppo viene vinta Nizzolo davanti a Demare. Nel secondo traguardo volante ai 30 km dall’arrivo, valido per gli abbuoni, Bais (3″) davanti a Tagliani (2″) mentre il gruppo lo regola il belga De Gendt (1″). Inseguitori che ormai sono in scia dei due fuggitivi. I due corridori azzurri vengono ripresi dopo 181 km di fuga.A circa 3 chilometri dall’arrivo il tentativo in solitaria di Lawrence Naesen (AG2R Citroën Team). Successivamente è stata la volta di Lennard Kamna (Bora-hansgrohe), raggiunto però in vista del triangolo rosso dell’ultimo chilometro.

È stata volata ristretta: a 200 metri dall’arrivo eccellente lo scatto di Biniam Girmay (Intermarché – Wanty – Gobert Matériaux) seguito a ruota da Mathieu van der Poel (Alpecin-Fenix). Sfida a due per il successo, con l’olandese a spuntarla. “Sapevo che sarebbe stato di cruciale importanza per vincere il posizionamento nel finale – le parole a caldo di Van der Poel – e nonostante ciò è stato molto difficile trovare lo spazio giusto perché in un paio di occasioni mi sono ritrovato chiuso. Ho capito che potevo impormi sugli sprinter solo nel km finale. E’ incredibile vestire la maglia rosa dopo aver indossato in passato la maglia gialla. C’è una cronometro domani e non so se riuscirò a difenderla, di sicuro ci proverò”. Domani è in programma la seconda tappa di quest’edizione della Corsa Rosa, la cronometro di Budapest, di 9,2 chilometri.

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