FIRENZE – Ha accolto il ricorso di una società si sharing, il Tar della Toscana: e ha annullato l’ordinanza del Comune di Firenze che prevede l’obbligo anche per i maggiorenni di usare il casco per guidare i monopattini elettrici. Ma il Comune è pronto a ricorrere al Consiglio di Stato.
Secondo il Tar, l’estensione dell’obbligo del casco ai maggiorenni non rientra tra gli "obblighi, divieti e limitazioni … per ciascuna strada … o per determinate categorie di utenti", che gli articoli 6 e 7 del codice della strada prevedono possano essere imposti dai Comuni con ordinanza "per motivi di incolumità pubblica".
Immediata la reazione del sindaco di Firenze Dario Nardella. "Ne prendiamo atto, ma non ci fermiamo perché per noi la sicurezza stradale viene prima di tutto – ha commentato – Quando c’è in gioco una sola vita umana abbiamo il dovere di fare tutto quello che è possibile. Per questo intendiamo andare avanti per garantire l’uso dei monopattini con le massime condizioni di sicurezza possibili, il casco è una di queste, e stiamo lavorando per preparare l’appello al Consiglio di Stato".
L’assessore comunale alla Mobilità, Stefano Giorgetti, ha aggiunto: "Questa sentenza rende ancora più pressante la necessità di un intervento del Parlamento. Peraltro, secondo il parere dei nostri uffici, le norme vigenti possono essere interpretate in modo opposto. Del resto, neanche il Tar ha spiegato perché, in un contesto urbano con le caratteristiche di affollamento, spazi ristretti e selciato storico, come quello di Firenze, l’imposizione del casco non possa considerarsi, appunto, una misura adeguata a tutela dell’incolumità dei tanti cittadini che utilizzano i monopattini elettrici".
Ernesto Giusti