Ucraina, le verità sulla guerra: 40 morti e tanti mutilati a bordo della Moskva. Lo rivela il giornale della Po litovskaya

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Secondo Mosca, tutti marinani dell’ammiraglia di Putin, la Moskva, erano stati evacuati e portati in salvo prima dell’affondamento. Poi si è scoperto che il comandante era rimasto eroicamente a bordo. Oggi viene fuori un’altra verità scomoda per il Cremlino: almeno 40 marinai sono morti e altri, a quanto pare purtroppo non pochi, sono rimasti gravemente feriti e con gli arti amputati.

A raccontarlo alla Novaya Gazeta Europe – versione internazionale dello storico giornale indipendente russo per cui lavorava la giornalista-martire, Anna Politovskaya – è la madre di un membro dell’equipaggio sopravvissuto, mentre dalle fonti ufficiali russe continua a non trapelare alcun dato sulle perdite.

L’Ucraina sostiene di avere colpito la nave con dei missili, mentre secondo la Russia a causare il naufragio sarebbe stata un’ esplosione accidentale a bordo. Il marinaio sopravvissuto avrebbe contattato la madre il 15 aprile, il giorno dopo l’affondamento dell’incrociatore raccontando che la nave sarebbe stata colpita da un missile ucraino lanciato da terra. "Mi ha chiamato e piangeva per quello che ha visto – ha raccontato la donna alla Novaya Gazeta chiedendo di non diffondere dettagli che possano renderlo riconoscibile – Aveva paura. È chiaro che non tutti sono sopravvissuti. Hanno cercato di spegnere l’incendio da soli dopo che l’incrociatore è stato colpito da tre missili Neptune".

Secondo la sua testimonianza sarebbero morte una quarantina di persone, altre sarebbero disperse e vi sarebbero molti feriti con gli arti mozzati per le esplosioni. Nelle scorse ore anche Radio Liberty ha pubblicato delle testimonianze di familiari di marinai, la moglie di Ivan Vakhrushev, che sarebbe morto sulla nave, e il padre di Yegor Dmitrievich Shkrebets, dato per disperso, un coscritto che – lamenta il padre – studiava per diventare cuoco a Yalta e, dice, "non avrebbe dovuto trovarsi lì".

In un video pubblicato oggi dal ministero della Difesa russo, si vedono circa 100-150 marinai in fila davanti all’ammiraglio Evmenov, capo della marina russa in Crimea. "Non si sa quanti di loro facessero effettivamente parte dell’equipaggio della Moskva – osserva la Gazeta – che negli anni recenti viaggiava con 400-500 persone a bordo". Il numero dei marinai a bordo, più o meno torna anche con la versione ufficiale. Il problema è che tanti di quei ragazzi, invece, non torneranno. E il Cremlino non dice che fine hanno fatto. Nonostante la censura, non sono pochi, a Mosca, a sostenere che, per decenza, Putin dovrebbe annullare la parata militare del 9 maggio.

Ernesto Giusti

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