Il calcio cambia: l’Uefa introduce la salary cup contro choc finanziari. Ma i club ricchi continueranno a spendere

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Un tetto alle spese: per calciatori, allenatori e procuratori. Cambia il financial fair play del calcio: arriva una prima forma di salary cap. Prima la notizia, poi la perplessità. Il fatto è che il Comitato Esecutivo dell’Uefa ha approvato, oggi 7 aprile 2022, a Nyon, il nuovo regolamento riguardante le licenze per club e la sostenibilità finanziaria. L’innovazione riguarda l’introduzione di una norma che regolarizza i costi di gestione della squadra, al fine di portare un migliore controllo delle spese in relazione ai salari dei giocatori e ai costi per i trasferimenti. La normativa limita la spesa per gli stipendi, per i trasferimenti e per le commissioni degli agenti al 70% delle entrate del club.

Le valutazioni saranno eseguite su base tempestiva e le violazioni comporteranno sanzioni finanziarie predefinite e misure sportive. Il nuovo regolamento entrerà in vigore nel giugno 2022 ed entrerà gradualmente a pieno regime in tre anni, dando così ai club il tempo necessario per adeguarsi. La perplessità? Si parla di percentuali: chi ha capacità di spendere 300-500 milioni l’anno potrà continuare a spaziare, chi ha un tetto di 100 milioni non potrà mai competere con gli altri.

Il presidente Uefa, Aleksander Ceferin, è convinto di aver fra le mani una grande riforma e la spiega così: "L’evoluzione dell’industria del calcio, insieme con gli inevitabili effetti finanziari della pandemia, ha evidenziato la necessità di una riforma completa e di nuove norme sulla sostenibilità finanziaria. Questi norme, che entreranno in vigore nel prossimo giugno per andare a pieno regime in tre anni, ci aiuteranno a proteggere e preparare il calcio a qualsiasi potenziale shock, incoraggiando al contempo a fare investimenti razionali e a costruire un futuro più sostenibile per l’intero comparto".

"L’obiettivo si potrà raggiungere attraverso tre pilastri: solvibilità, stabilità e controllo dei costi – ha aggiunto Ceferin -. La prima assicurerà una tutela migliore dei creditori, attraverso controlli trimestrali e minor tolleranza verso i morosi. I nuovi requisiti sui ricavi sono un’evoluzione degli attuali requisiti di pareggio di bilancio, e porteranno una maggiore capacità alle finanze dei club. Ma la più grande innovazione – ha sottolineato il n.1 dell’Uefa – è la norma che regolarizza i costi di gestione della squadra, al fine di portare un migliore controllo delle spese in relazione ai salari dei giocatori e ai costi per i trasferimenti. La normativa limita la spesa per gli stipendi, per i trasferimenti e per le commissioni degli agenti al 70% delle entrate del club. Le valutazioni saranno eseguite su base tempestiva e le violazioni comporteranno sanzioni finanziarie predefinite e misure sportive".

Paulo Soares

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