Ucraina: orrore a Bucha, civili morti con le mani legate. Onu: “Crimini di guerra”. Ue pensa a stop immediato del gas russo

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KIEV – Le immagini del massacro di Bucha, con i civili morti in strada con le mani legate, sono veri crimini di guerra. Lo sostengono l’Onu, Ursula von der Leyen, Macron, Mario Draghi. Ai quali si stanno unendo, in queste ore, capi di stato e di governo di tutto il mondo. L’Unione Europea sta valutando se ci sono le condizioni per bloccare, da subito, l’importazione di gas russo. A Bucha, secondo il capo dei soccorritori, Serhii Kaplytchny, ci sono 57 corpi trovati in una fossa. Una dozzina erano visibili, alcuni solo parzialmente sepolti.

DRAGHI – "Le immagini dei crimini commessi a Bucha e nelle altre aree liberate dall’esercito ucraino lasciano attoniti. La crudeltà dei massacri di civili inermi è spaventosa e insopportabile. Le autorità russe devono cessare subito le ostilità, interrompere le violenze contro i civili, e dovranno rendere conto di quanto accaduto. L’Italia condanna con assoluta fermezza questi orrori, e esprime piena vicinanza e solidarietà all’Ucraina e ai suoi cittadini". Lo dichiara il premier Mario Draghi. "Dobbiamo fare chiarezza su questi crimini dei militari russi", dice il cancelliere tedesco Olaf Scholz. "Il comitato internazionale della Croce rossa abbia accesso all’area per documentare in modo indipendente le atrocità", propone inoltre.

MACRON – Il presidente francese, Emmanuel Macron, ha denunciato le immagini "insostenibili" provenienti da Bucha. "Sconvolta dalle notizie di indicibili orrori nelle aree da cui si sono ritirati i russi. Un’inchiesta indipendente è necessaria e urgente". Così la presidente della Commissione Ursula von der Leyen. "Vanno imposte sanzioni ancora più dure" alla Russia, chiede la presidente dell’Europarlamento Roberta Metsola. Anche il capo della diplomazia Usa Antony Blinken e il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg hanno condannato alla Cnn le atrocità contro i civili attribuite ai russi a Bucha. "Quelle immagini sono un pugno allo stomaco", ha reagito Blinken, ribadendo che gli Usa stanno documentando eventuali "crimini di guerra", senza però dire se li considera crimini contro l’umanità o genocidio. Quelle di Bucha sono violenze "orribili", ha detto Stoltenberg denunciando una "brutalità inedita in Europa da decenni". Blinken e Stoltenberg hanno ammonito che quello delle truppe russe non è un "vero ritiro". "Hanno ancora la capacità di seminare la morte e la distruzione in modo massiccio, compresi luoghi come Kiev, con bombardamenti aerei e missili", ha detto Blinken alla Nbc. "Non dobbiamo essere troppo ottimisti", ha detto Stoltenberg perchè "temiamo un potenziale aumento degli attacchi, in particolate nel sud e nell’est. Non è un vero ritiro, è più un adattamento della loro strategia".

PER MOSCA SONO FAKE NEWS – Ma Putin e i militari che comandano a Mosca sono al corrente delle atrocità commesse dai russi in Ucraina? Il sospeto viene perchè il Cremlino continua a respingere le accuse. Lo ha detto il ministero della Difesa russo, secondo quanto riporta la Tass, bollando le foto ed i video sui morti di Bucha come ‘fake’ prodotti da Kiev e dai media occidentali. Mosca ha aggiunto che la cittadina è stata bombardata dagli ucraini quando era ancora controllata dai russi.

MAR NERO – A Odessa sono intanto tornate a suonare le sirene di allarme con le autorità che hanno invitato la popolazione a mettersi al riparo, nelle abitazioni o nei rifugi. Mentre diversi missili russi hanno colpito il porto di Mykolaiv sul Mar Nero, secondo quanto riferito da Anton Gerashchenko, collaboratore del ministero ucraino mdell’Interno, scrive il Guardian. Le forze russe hanno distrutto la più grande raffineria dell’Ucraina a Kremenchuk durante un attacco missilistico di venerdì scorso. Il presidente ucraino Volodomyr Zelensky accusa la Russia di commettere un "genocidio" in Ucraina per spazzare via "l’intera nazione". "D’ora in poi la Lituania non consumerà un solo centimetro cubo del gas tossico russo. La Lituania è il primo Paese Ue a rifiutare l’importazione di gas dalla Russia". Lo scrive su Twitter la premier del Paese baltico Ingrida Simonytė. Un’esplosione si è verificata oggi nel villaggio di Tomarovka nella regione russa di Belgorod, a 40 km dal confine dell’Ucraina. Lo ha reso noto il capo dell’amministrazione del distretto urbano di Yakovlevsky Oleg Medvedev, come riporta l’agenzia Ria Novosti. Venerdì Mosca aveva denunciato un attacco aereo ucraini su un deposito di petrolio, sempre a Belgorod.

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PAPA FRANCESCO – Il Papa incontra i migranti a Malta e parla ancora una volta del dramma in Ucraina: "Le vostre storie fanno pensare a quelle di migliaia e migliaia di persone che nei giorni scorsi sono state costrette a fuggire dall’Ucraina a causa della guerra ingiusta e selvaggia". Intanto è emerso che nei mesi che precedettero l’invasione russa dell’Ucraina, il capo della Cia William Burns intraprese due missioni top secret. La prima a Mosca, per recapitare a Vladimir Putin il messaggio che l’Occidente avrebbe risposto con dure sanzioni se avesse attaccato il Paese vicino. La seconda a Kiev, per rivelare al presidente Volodymyr Zelensky i piani del Cremlino, fornendo informazioni cruciali nei primi giorni di guerra per sventare il blitz contro l’aeroporto della capitale.

Ernesto Giusti

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