Fiorentina eroica: vince a Napoli (2-5) nei supplementari. Segna anche Piatek. Follia di Dragowski

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Ha segnato il quinto gol, Maleh. Comincio da lui non solo per la segnatura, ma anche perchè è stato il migliore in assoluto della Fiorentina, in una partita in cui la squadra merita l’aggettivo: eroica. Vince a Napoli dopo supplementari (2-5), in una partita dov’è che riscatta la vergognosa sconfitta di Torino e le permette di affrontare l’Atalanta nei quarti di finale di Coppa Italia. Fiorentina capace di tenere il campo in un clima da battaglia. Luciano Spalletti si è dovuto arrendere. La morte di Claudio Rimbaldo, in questi giorni, mi permette di fare il paralleo: la Fiorentina, in questa partita, mi ha ricoredato la squadra viola che vinse la Coppa delle Coppe a Glasgow, i giocatori meritarono l’elogio di leoni di Ibrox. Qui, oltre ai felini esperti, come Bonaventura, Terracciano, gli etsssi Ikonè e Piatak (che addirittura ha segnato al debutto, suo il quarto gol) è spuntato il lopencino Maleh. Era entrato al posto di Saponara, con la Fiorentina in dieci contro undici. Dal suo piede il pallone per il terzo gol, quello decisivo, di Venuti, che ha rotto l’equilibrio nel recupero del primo tempo supplementare. Poi sempre lui nell’azione che ha portato al quarto gol, autore Piatek. Quindi il personale sigillo sulla cinquina viola. Partita ricchissima di colpi di scena. Viola in vantaggio con Vlahovic, poi le follie di Dragowski: che prima regala il pallone del momentaneo pareggio al Napoli, poi si fa espellere per un’uscita suicida su Elmas. Quindi il gol di Biraghi, bravissimo a riprendere una respinta della barriera su una sua punizione. Sembrava fatta, per la Fiorentina, con il Napoli ridotto in 9 per le espulsioni di Lozano e Fabian Ruiz. Ma Petagna, quasi allo scadere del secondo tempo regolamentare, ha trovato il gol del pareggio su grande distrazione della difesa. Nei supplementari, dopo un altro svarione difen sivo, con Terracciano costretto a rimediare su Petagna, ecco il cambio di passo. Maleh, Torreira e Bionaventura su tutti. Arrivano i gol. Napoli in gin occhio. Viola nei quarti di Coppa Italia. Buona impressione mi hanno suscitato sia Ikonè che Piatek. Già integrati e pronti a lottare con i compagni. Evvai Fiorentina, nonostante le avventate dichiarazioni di Commisso al Financial Times.

COMMISSO – Prima del calcio d’inizio, fa discutere l’intervista di Rocco Commisso al Financial Times. Che il Franchi sia malridotto, e che non dovevano essere spesi soldi pubblici per restaurarlo è giusto dirlo. Ma Commisso non può dire che l’opera del grandi Michelussi sia schifosa. E nemmeno può aggiungere, senza scadere nell’offesa trita verso la storia sportiva di Firenze, e quindi della Fiorentina, che in 90 anni sono stati vinti solo due scudetti. Quei due titoli, conquistati nel 1955-56 e nel 1968-69, sono la dimostrazione coraggiosa del trionfo doppio di una città d’arte, e anche artigiana, nei confronti dello strapotere, soprattutto economico, delle metropoli del nord. No, caro Commisso, quelle frasi non tele permetto. E non te le perdono. E passiamo alla partita. La capienza dello stadio è contingentata: solo 5mila spettatori per via delle isure anti covid. E pare non ci sia nessuno nell’immenso Maradona, già San Paolo. Italiano rilancia Dragowski e Nastasic, conferma Castrovilli e Duncan. Fuori Bonaventura. Davanti giocano Gonzalez e Saponara ai fianchi di Vlahovic. Napoli senza Osimhen e Insigne, che non sono nemmeno in panchina. Debutta Tuanzebe, arrivato in prestito dal Manchester United.

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TRAVERSA – Napoli pericoloso all’8′: Politano supera Biraghi in velocità, calcia di sinistro e colpisce la faccia di Milenkovic. Palla a Mertens che non sfrutta l’occasione. Dragowski blocca. Al 10′ Vòahovic trova l’imbucata con l’esterno, buono l’interventio di Touanzebe che libera. Al 12′ occasione per i viola: sinistro di Vlahovic da 20 metri, Ospina devia in angolo e si arrabbia con i suoi difensori, imputati di disattenzione. Al 18′ Fiorentina vicinissima al gol: angolo di Biraghi, Milenkovic svetta di testa ma il pallone finisce sulla parte alta della traversa. Replidca il Naspoli con Elmas (20′) ma Dragowski è pronto a respingere. Quindi ammonizione per Duncan, in seguito a un fallo su Politano, molto drammatizzato, secondo me a sproposito, dai giocatori del Napoli.

VLAHOVIC – I ritmi si abbassano. Il Napoli non riesce a trovare sbocchi offensivi, Spalletti s’infuria. La Fiorentina tiene bene il campo. E al momen5to opportuno va addirittura in vantaggio. Il momento opportuno è il 41′. Gran dribbling di Saponara che entra in area e serve Vlahovic che anticipa tutti e infila il pallone fra le gambe di Ospina in uscita scomposta e avventurosa. Fiorentina che sblocca il risultato con il suo grande attaccante, un ragazzo che non molla mai, nonostante le arrabbiature di Commisso per il non rinnovo del contratto.

FOLLIA DI DRAGOWSKI – Purtroppo il vantaggio viola dura solo centottanta secondi. Al 44′ segna Mertens. Colpa di Dragowski che sbaglia il rinvio, Elmas serve Petagna in area, la difesa viola chiude ma un rimpallo favorisce Mertens che con freddezza mette il pallone in rete. Peccato. Però i guai di Dragowski e della difesa della Fiorentina non finiscono qui. Ripartenza napoletana che trova i difensori viola sbilanciati, Venuti è del tutto fuori posto, Elmas scatta, ma Dragows completa la serata da incubo uscendo a vanvera fuori area, agguanta Elmas prima che possa avventarsi sul pallone. Inevitabile il cartellino rosso per il portiere. Dragowski aveva già fatto la frittata, uscendo malamente, all’Olimpico, contro la Roma, nella prima di campionato. Oggi, come allora, la Fiorentina è costretta a regalare un uomo all’avversario. Terracciano va fra i pali ed esce Duncan, scelta obbligata per Italianoi perchè già ammonito.

TERRACCIANO – In avvio di ripresa, Italiano catechizza la squadra. E sostituisce Saponara con Maleh. Spalletti toglie Ospina per far posto a Meret. Pronti via e il Napoli, al 3′, si fa pericoloso: Mertens scarica al centro per Pertagna che trova la potenza col sinistro, ma non inquadra la porta. Passano pochi istanti e al 5′ si assisrte a un vero miracolo di Terracciano: cross dalla sinistra in area piccola, Demme in spaccata anticipa tutti, ma il portiere è prodigiosa nella deviazione in angolo.

BIRAGHI – Riparte la Fiorentina: all’11’ Maleh lancia Gonzalez al limite dell’arfea, ma Rrahmani lo falcia. Punizione diretta: batte Biraghi, pallone sulla barriera napoletana, Biraghi lo riprende, finta di calciare col destro e disegna un sinistro a giro che bacia il palo e si deposita in rete. Fiorentina di nuovo in vantaggio. Anche in dieci. Vantaggio meritatissimo. I viola giocano e non sogffrono l’inferiorità numerica. Spalletti corfre ai ripari: fa uscire Demme e Politano per Fabian Ruiz e Lozano.

PIATEK – Nuova occasione viola al 25′: Maleh apre per Biraghi, cross al centro per Vlahovic che non tocca ma libera Gonzalez alle sue spalle: l’argentino spreca una grandissima occasione calciando alto col sinistro. Italiano (27′) fa uscire Vlahovic per il debutto in maglia viola di Piatek. Il polacco, gasatissimo, prova a fare reparto quasi da solo, visto che Gonzalez, prudentemente, gioca qualche metro indietro per dare una mano ai centrocampisti.

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LOZANO – Il Napoli si scatena. Palla tagliata di Ghoulam dalla sinistra, Elmas stacca bene di testa in area, ma spedisce sul fondo. Non basta: al 35′ palo di Lozano. Il messicano si muove bene sullo spigolo dell’area, trova lo spazio per calciare a rete e colpisce il palo col destro. Ma Lozano non finisce di essere protagonista: stavolta al contrario: interviene a martello sul malleolo di Gonzalez. Il Var richiama l’arbitro Ayroldi che va al monitor e quando rientra in campo estrae il rosso. Lozano espulso. Ora dieci contro dieci. Il Napoli fa uscire Ghoulam per Malcuit. Italiano toglie Nico Gonzalez e Castrovilli per Bonaventura e il debutto di Ikonè. Pochi istanti alla fine più recupero. Basta mantenere i nervi saldi in un clima teso, reso più incadescente dai 6 minuti di recupero. Al 49′ Fabian Ruiz abbatte Torreira a tre quarti, ma Ikonè scappa verso la porta. L’arbitro lo ferma, sbagliando. Espelle Fabian Ruiz, ma toglie alla Fiorentina la possibilità di triplicare.

SUPPLEMENTARI – E c’è il colpo di scena al 50′- Difesa viola stralunati. Pallone a destra per Malcuit che traversa per Petagna, nessuno lo contrasta, e il centravanti la mette dentro. Incredibile: si va ai supplementari. La Fiorentuina in 10 e il Napoli in 9. Italiano parla con i giocatori e decide di chiamare in panchbina Nastasic, un po’ a disagio, anche nell’azione del pareggio napoletano, per inserire Igor. Si riparte e la Fiorentina rischia: al 3′ supplementare si aprono spazi enormi per la ripartenznapoletana. Cioffi sbaglia l’assist per Petagna e permette a Terracciano l’intervento provvidenziale. Poi sono i viola a riprendere il pallino. Il Napoli chiude ogni varco.

VENUTI – All’8′ grande azione di Bonaventura che libera Maleh al tiro a centro area, Meret risponde con una grandissima deviazione. La Fiorentina chiede il rigore per l’atterramento di Bonaventura in area. Rigore? Biraghi protesta. L’arbitro dice di no. Secondo me era rigore. Ma la Fiorentina insiste. Torreira, Bonaventura e Maleh giostrano nella tre quarti. Poi, al 16′, ossia nel recupero del primo tempo supplementare, Maleh pesca Venuti che entra in area e mette il pallone alle spalle di Meret. Due a tre. Finisce la prima frazione extra time.

PIATEK – In avvio di secondo tempo supplementare, la Fiorentina chiude la partita. Lo fa con un gol che è una specie di colpo di pistola nella tempia del Napoli. E chi poteva spararlo se non il pistolero Piatek, al primo centro in maglia viola? Azione ancora una volta partita da Maleh, scambio con Piatek, quindi Bonaventura che, da destra, la rimette al centro dove irrompe il Pistolero che spinge il pallone in porta. Due a quattro. Non basta. Maleh firma la cinquina. Fiorentina eroica e consacrazione per Maleh.

Sandro Bennucci

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