Viminale invita prefetti aumentare controlli. Circolare a firma Frattasi

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Inviata dal Viminale ai prefetti, la circolare relativa al decreto legge del 24 circa le misure anti covid previste durante le festività. «In materia di controlli sull’osservanza delle disposizioni finalizzate al contenimento dell’epidemia si sottolinea l’esigenza di una accurata pianificazione dei servizi in concomitanza con il Capodanno. La stessa attenzione viene suggerita anche nelle giornate prefestive e festive successive a Capodanno che presumibilmente saranno connotate da un’intensa mobilità urbana, specie nelle zone centrali e in quelle comunque contraddistinte da una maggiore concentrazione di locali ed esercizi aperti al pubblico.

Ma prefetti e sindaci non avevano atteso il diktat di Lamorgese, e si erano organizzati in accordo fra loro, come è avvenuto non solo a Firenze, ma anche in molte altre città e province, per far rispettare le nuove regole governative contro i no vax.

Controlli più accurati

Si prevedono quindi controlli più accurati sulle norme del decreto: green pass ‘rafforzato’ e obbligatorio dal primo gennaio per l’accesso ai musei, ai luoghi di cultura, mostre, piscine, palestre, centri benessere al chiuso, termali, parchi tematici e di divertimento, sale giochi e bingo. Tra queste, l’articolo 5 della circolare del Viminale stabilisce che, fino alla cessazione dell’emergenza, il consumo di cibi e bevande al chiuso nei servizi di ristorazione, anche quando avviene al banco, è consentito esclusivamente ai soggetti in possesso della certificazione verde ‘rafforzata’.

Sono confermate dal dicastero guidato dalla ministra Luciana Lamorgese le disposizioni per i servizi di ristorazione alberghiera riservate ai clienti che vi alloggiano, come per le mense e il catering continuativo per il quale è richiesto il green pass ‘base’.

Nella circolare del Ministero è richiamato inoltre l’obbligo di utilizzo delle mascherine anche nei luoghi all’aperto e in zona bianca. C’è l’obbligo di utilizzo delle mascherine FFP2 per chi partecipa a spettacoli all’aperto o al chiuso in teatri, cinema, locali dove si svolgono concerti dal vivo e fino al 31 gennaio 2022 è stabilito il divieto di feste o eventi che implichino assembramenti in spazi aperti. La circolare torna a sottolineare che le tradizionali feste organizzate in spazi pubblici all’aperto nella serata del 31 dicembre risultino ora generalmente vietate laddove implichino il rischio di assembramenti.

«Le tradizionali feste organizzate negli spazi pubblici all’aperto nella serata del 31 dicembre, già oggetto in alcuni contesti urbani di specifiche ordinanze sindacali di divieto, risultino ora generalmente vietate laddove implichino il rischio di assembramenti»: questo il diktat della circolare del ministero dell’Interno ai prefetti firmata dal capo di Gabinetto, Bruno Frattasi. Si tratta del documento inviato in occasione del decreto delle scorso 24 dicembre, con cui il governo ha prorogato lo stato di emergenza e introdotto ulteriori misure per contrastare la diffusione della pandemia.

Per ricapitolare, in questo weekend di fine anno saranno aumentati i controlli per evitare gli assembramenti. Nessun festeggiamento in piazza sarà permesso e i classici veglioni degli anni scorsi saranno quindi vietati. La scure del governo si abbatte sulle festività di fine anno degli italiani.

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