Accusato di festini con la droga e anche di aver sottratto denaro alla sua parrocchia oltre che per aver truffato i fedeli, don Francesco Spagnesi ha patteggiato davanti al tribunale di Prato una condanna a 3 anni e 8 mesi. Tenendo conto del parere favorevole delle parti il gip ha accolto il patteggiamento. Per il prete cade l’accusa di tentate lesioni gravi, ipotizzata sulla possibilità che abbia taciuto malattie sessualmente trasmissibili ai partner. La Diocesi di Prato lo ha rimosso dalla parrocchia e sospeso dalle funzioni di sacerdote.
Restano le accuse di spaccio e traffico di droga e di appropriazione indebita del denaro delle offerte. Ha patteggiato anche il compagno di don Spagnesi, con 3 anni e 2 mesi: l’accusa per lui è di traffico e spaccio di droga in concorso: insieme al sacerdote secondo l’accusa acquistava la Gbl, la cosiddetta droga dello stupro. Don Francesco Spagnesi, secondo quanto emerge, verosimilmente sconterà la pena ai servizi sociali e con permanenza in una comunità terapeutica per curare la sua tossicodipendenza. Previsto anche un processo canonico per stabilire il suo percorso all’interno della Chiesa.
Gilda Giusti