Il governo falcidia le tredicesime, 11,8 miliardi solo di trattenute Irpef

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Il governo rafforza la caccia agli ulteriori miliardi da destinare all’acquisizione dei vaccini per estendere la vaccinazione anche ai neonati, vaccinazioni che, secondo alcuni studi, dovrebbero essere rinnovate ogni tre mesi per garantire la migliore protezione. Visto che quella garantita finora non è stata proprio eccezionale come il governo vorrebbe farci credere.

Per questo il fisco si è messo alla caccia delle tredicesime di lavoratori e pensionati, al fine di falcidiarle il più possibile. Draghi, Speranza e Franco sono perciò sul sentiero di guerra. Ecco la situazione come si presenta attualmente, secondo le valutazioni dell’Ufficio studi della Cgia, che non ha perso tempo e ha già fatto i conti, arrivando alla conclusione che a far festa a Natale sarà, in particolar modo, l’Erario.

Il Governo è stato preso alla sprovvista dall’invito della Commissione Ue che, dopo aver constatato che l’Italia è il Paese Ue che ha speso più di tutti per il contrasto alla pandemia (senza risultati particolarmente brillanti rispetto agli altri Stati, nda), ha raccomandato di non aumentare troppo la spesa pubblica. Per questo Draghi e compagni si stanno organizzando per rastrellare fondi ovunque.

Le tredicesime quest’anno interesseranno 33,8 milioni di italiani: 16 milioni di pensionati e 17,8 milioni di lavoratori dipendenti. In complesso, i beneficiari incasseranno un ammontare lordo pari a 45,7 miliardi di euro. Se a questo importo sottraiamo gli 11,8 miliardi di ritenute Irpef che finiranno nelle casse dal fisco, nelle tasche degli italiani rimarranno 33,9 miliardi netti. Che però verranno ridotti ulteriormente da altre tasse e balzelli in scadenza proprio a dicembre (mutui, bollette, Imu/Tasi).

A livello territoriale la Regione che la Cgia indica come quella che presenta il più alto numero di beneficiari della tredicesima mensilità è la Lombardia: tra lavoratori dipendenti e pensionati, le persone interessate saranno poco più di 6 milioni. Seguono i 3,25 milioni di percettori presenti nel Lazio e i 2,95 milioni residenti in Veneto.

Buona parte di questa mensilità, come detto, sarà spesa nel mese di dicembre per pagare la rata del mutuo, le bollette, il saldo dell’Imu/Tasi della seconda abitazione e la Tari, oltre alle trattenute Irpef che, per dipendenti e pensionati, avvengono automaticamente. Si conferma in tal modo che pensioni e stipendi costituiscono il bancomat preferito del governo. E’ stato così con tutti i governi precedenti, ma Conte2 e Draghi ci hanno messo il carico da 90.

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