Adozioni: le madri succubi di violenze non devono perdere i figli

Share on FacebookShare on Google+Tweet about this on TwitterPrint this pageEmail this to someone

Non devono essere punite con la perdita dei figli, le madri che subiscono violenze e vessazioni dai mariti. Togliere un bambino alla famiglia deve essere la souzione estrema. La raccomandazione, a giudici di merito e ai vari operatori che seguono le famiglie in condizioni drammatiche per episodi di brutalità e maltrattamenti, viene dalla Cassazione che ha teso la mano a una mamma moldava, Crina, da anni in Italia, che rischiava di perdere per sempre la sua quarta e ultima figlioletta, Syria, perchè era succube del marito picchiatore e despota.

In nessun caso – avverte la Suprema Corte – i giudici possono stabilire che un bambino si trova in stato di abbandono, condizione ‘anticamera’ della sua adottabilità, basandosi "sullo stato di sudditanza e di assoggettamento in cui vive la madre, per effetto delle reiterate violenze subite dal partner". Con questa affermazione, gli ‘ermellini’ hanno accolto il ricorso di una donna moldava – sposata con un connazionale violento, già condannato per maltrattamenti e che in una ennesima aggressione le aveva spaccato il setto nasale e traumatizzato il viso – alla quale era stata portata via la bambina, che andava all’asilo, dai servizi sociali di Roma. Avevano affidato la piccola a una casa famiglia, dopo che la mamma moldava per paura aveva ritirato la denuncia contro il marito per le ultime gravi percosse. Su quanto fatto, o non fatto, dai vari operatori che hanno seguito la vicenda, la Cassazione rileva che è del tutto mancato un approfondimento in ordine al sostegno realmente offerto dai servizi sociali alla donna per consentirle un miglioramento della propria attitudine all’accudimento e alla crescita della bimba.

Per la Cassazione non c’è dubbio che la procedura di adozione aperta nei confronti dell’ultima figlia possa in concreto tradursi in una forma di ‘vittimizzazione secondaria’ " in violazione della Convenzione internazionale di Istanbul contro la violenza sulle donne e domestica. Così i supremi giudici hanno ordinato alla Corte di Appello di Roma di rivedere la sua decisione. Prendendo le redini di questo procedimento sul quale hanno avuto molto da ridire, gli ‘ermellini’ hanno inoltre confermato la sospensione della potestà genitoriale del padre aggressivo che in passato aveva maltrattato anche i tre figli avuti dalla moglie in un precedente matrimonio.

Ora per Crina si riapre la strada per riavere la sua bambina che le è stata tolta dal 2017 dal momento che – scrivono le Sezioni Unite della Cassazione che si sono occupate del merito di questo caso urgente – le è stato addirittura imputato il fatto di essere in stato di soggezione rispetto al marito, e di avere, per paura, ritirato la denuncia nei suoi confronti, al punto da fondare anche e soprattutto su tali circostanze la presunta inidoneità della madre a svolgere il suo ruolo di genitore. Anche l’ambasciata della Moldavia ha protestato contro la decisione di dare in adozione la piccola – nata e residente in Italia ma cittadina moldava, in assenza di una legge sulla cittadinanza – della quale aveva chiesto il rimpatrio. La Cassazione, con il verdetto 35110, ha risposto che dei minori che si trovano in Italia in condizioni di abbandono – vero o presunto – se ne occupano i giudici italiani, anche se ha riconosciuto il diritto delle ambasciate straniere ad essere informate su affidi e adozioni che riguardano i loro bambini. Ora la Corte di Appello deve mettere in campo un intervento di sostegno per aiutare questa mamma – che è stata difesa dall’avvocatessa romana Manuela Maccaroni – a recuperare pienamente la sua capacità genitoriale, della quale ha già dato prova crescendo da sola tre maschi ora grandi.

Leggi anche:   Fiorentina in dieci battuta in casa Atalanta: 4-1. Gol di Quarta illude dopo l'espulsione di Milenkovic. Poi il crollo. Pagelle

Gilda Giusti

Calendario Tweet

aprile 2024
L M M G V S D
« Mar    
1234567
891011121314
15161718192021
22232425262728
2930