Italia in casa Irlanda del Nord per il Mondiale (lunedì, 20,45, Rai1). Scacciare il ricordo del 1958. Formazion i

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Bisogna ricordare di essere campioni d’Europa, al Windsor Park di Belfast. Dove l’Italia (lunedì 15 novembre, ore 20,45, diretta su Rai1) deve battere l’Irlanda del Nord per qualificarsi al Mondiale del Qatar senza passare dagli insidiosi spareggi. Mancini e gli azzurri sanno di avere di fronte un avversario che ha molti giocatori delle divisioni minori inglesi, ma una gran voglia di rendere loro la vita difficile, dopo che hanno strappato il titolo europeo ai fratelli maggiori dell’Inghilterra a Wembley. In fondo, anche se quella irlandese è una squadra a parte, sono sempre sudditi di Elisabetta II. I due rigori sbagliati da Jorginho nelle due partite con la Svizzera, stanno pesando.

MANCINI – La situazione del gruppo C delle qualificazioni è questa: Italia e Svizzera hanno gli stessi punti, 15, in testa al girone. Per ora il vantaggio degli azzurri è la miglior differenza reti: 2 gol a loro vantaggio. Ma mentre i Mancini boys sono costretti a giocare il tutto per tutto a Belfast, dove ,l’Italia venne clamorosamen te esclusa dal mondiale del 1958, gli svizzeri giocheranno in casa con la non irresisrtibile Bulgaria. Il morale non è più quello di una volta, anche se Mancini ha continuato a dire che ai Mondiali andremo. Anche Venturam, purtroppo, lo diceva, prima di essere eliminato dalla Svezia. Se anche il ct di oggi ha pensato al cambio del rigorista, vuol dire che è rimasto influenzato dal doppio errore di Jorginho. Inoltre, le numerose defezioni (Calabria, Bastoni, Biraghi, Sirigu, oltre a Immobile, Chiellini e altri ancora) che hanno caratterizzato questo momento particolare, hanno lasciato qualche segno, perchè qualche elemento più fresco avrebbe fatto comodo. Insomma, l’ottimismo ha lasciato spazio a una fiducia condizionata.

BELFAST 1958 – Prima di continuare, lasciatemi fare un salto indietro di 63 anni. Ne avevo solo 8 e facevo la terza elementare. La maestra ci parlò della partita che l’Italia avrebbe giocato a Belfast contro l’Irlanda del Nord, decisiva per andare al Mondiale in Svezia. Si giocò il 15 gennaio 1958. Segnarono McIlroy e Cush nella prima mezz’ora. Timida reazione degli azzurri nella ripresa con il gol al 56’ di Da Costa, brasiliano della Fiorentina e della Roma, all’esordio da oriundo con l’Italia. L’espulsione, comminata a Ghiggia al 68’ per un calcio rifilato a un avversario a gioco lontano chiuse il discorso. Finì 2-1 e calò il sipario: l’Italia non andò al Mondiale del 1958, il primo di Pelé, vinto dal Brasile. Quella fu la prima disfatta del calcio italiano. In molti, all’epoca, accusarono il c.t., Alfredo Foni, per aver schierato tre punte e due mezze punte in una gara che bastava pareggiare: Ghiggia, Schiaffino, Pivatelli, Montuori e Da Costa. Era una Nazionale zeppa di oriundi. Già allora capri espiatori. Sempre così quando le cose vanno male. Non sapevo molto, all’epoca, di schemi e di tattiche, però il giorno dopo tornai a scuola sconsolato. Ma da quel momento cominciai a leggere la pagina sportiva de La Nazione. Fu così che m’innamorai del calcio e del giornalismo…

CHIESA – Torniamo a bomba: la differenza tecnica a favore dell’Italia è rimasta intatta, il +2 sulla Svizzera nella differenza reti è sempre lì, ma c’è il timore di dover andare ai play-off che in un recente passato (vedi appunto Svezia) non hanno portato fortuna agli azzurri. E in caso di parità nella differenza reti, avrebbe un peso decisivo a favore degli elvetici il gol di Widmer all’Olimpico. Il calcio non offre certezze: in questo caso è come la roulette russa. Resta da chiedersi – visto che Mancini deciderà solo nelle ore che precederanno la partita – se contro l’Irlanda del Nord, ci saranno più di due cambi. Probabile infatti appare la presenza di Tonali a centrocampo e di Berardi davanti. Ma il ct, per il ruolo di punta centrale, che farà? E’ stata ipotizzata la scelta di Scamacca, ma non crediamo che venga subito buttato nella mischia un quasi esordiente. E c’è sempre Belotti e la scelta di Chiesa falso nueve. Inoltre l’arrivo del cursore Zappacosta potrebbe preludere un suo parziale impiego sulle linee esterne per rifornire l’attacco. Ma bisognerà vedere come si metterà la partita.

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FORMAZIONE – Mancini ha auspicato una partita senza ansie. «Dovremo giocare palla bassa, loro sono alti. Dobbiamo comandare il gioco – ha detto – Berardi e Tonali stanno bene, come Barella. Questo è il primo momento di difficoltà, delicato, e dobbiamo superarlo. Non vogliamo andare ai play-off: dobbiamo mettere da parte i cattivi pensieri. Dobbiamo vincere e loro difendono molto bene». Bonucci, che raggiungerà Chiellini a quota 114 presenze, e che potrebbe essere il nuovo rigorista, ha dichiarato di essere sicuro di una grande prestazione. La formazione sarà in gran parte quella di Roma, visto che Barella ha recuperato, in difesa cui sono poche alternative. I nostri avversari: sono 58esimi nel ranking Fifa, hanno perso all’andata a Parma per 2-0 (reti di Berardi e Immobile), hanno pareggiato con la Bulgaria e sono finiti ko con la Lituania. E’ anche vero che gli irlandesi sul loro campo sono un osso duro e non prendono gol, ma hanno anche un attacco evanescente. Insomma, il problema degli azzurri sarà quello di fare i gol (pochi: uno nelle partite con gli elvetici) e che gli attaccanti non segnano più. La nostra Nazionale deve soprattutto sperare che la Bulgaria opponga resistenza agli elvetici a Lucerna. Diamo per scontato che i rossocrociati vincano facile, ma chissà…In ogni caso è essenziale che l’Italia faccia il pieno a Belfast, anche per esorcizzare quel giorno del 1958.

IRLANDA DEL NORD – Quella, del resto, fu l’unica sconfitta azzurra contro l’Irlanda del Nord, il cui calcio ha dato i natali a grandi giocatori come George Best. Il ct, Ian Baraclaugh, non ha mostrato nessun timore riverenziale nei confronti dell’Italia: «Sarà una partita vera. Dobbiamo giocare senza aver paura. Sappiamo che l’Italia è forte, è campione d’Europa, ma possiamo fare bella figura. Loro faranno possesso palla e i nostri difensori sono pronti ad affrontarli. Sono abituati a giocare contro gli attaccanti della Premier League. Abbiamo avuto poco tempo per preparare la partita, ma dobbiamo far vedere il nostro valore. Cercheremo di attaccare». Pare che ci sia qualche problema per il difensore McNair e l’esterno Dallas: non si sono allenati. Forse verrà impiegato anche Taylor, diciassette anni, attaccante. I Verdi non hanno nulla da perdere. Solo l’Italia potrebbe essere danneggiata da una mancata qualificazione come prima nel girone. Guardiamo avanti. Tiferà Italia anche Firenze, di solito agnostica nei confronti della Nazionale.

Sandro Bennucci

Le probabili formazioni

IRLANDA DEL NORD (3-5-2) – Peacock-Farrell; McNair, J. Evans, Cathcart; Dallas, McCann, Davis, Saville, Ferguson; Magennis, Washington. Ct. Baraclough

ITALIA (4-3-3) – Donnarumma; Di Lorenzo, Bonucci, Acerbi, Emerson; Barella, Jorginho, Tonali; Berardi, Chiesa, Insigne. Ct. Mancini

Diretta tv Raiuno ore 20.45

Gruppo C, la classifica

  1. ITALIA 15 punti (7 giocate)
  2. Svizzera 15 pt. (7 giocate)
  3. Irlanda del Nord 8 pt. (7 giocate)
  4. Bulgaria 8 pt. (7 giocate)
  5. Lituania 3 pt. (8 giocate)

Il calendario

  • Lunedì 15 novembre: Irlanda del Nord-ITALIA (ultima giornata)
  • Lunedì 15 novembre: Svizzera-Bulgaria (ultima giornata)

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