Italia contro la Svizzera (stasera, ore 20,45, Rai1) e i fantasmi del passato. Occhi puntati su Chiesa. Formazioni

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E’ consapevole, Roberto Mancini, di essere arrivato a una svolta: l’Italia deve battere la Svizzera, stasera allOlimpico di Roma (ore 20,45, diretta su Rai1) anche per sconfiggere i fantasmi del passato e qualificarsi al mondiale del Qatar. Senza temere la sindrome Svezia, fatale nel 2018. Ma proprio l’allenatore della Svizzera, Yakin, rievoca proprio lo spareggio fra azzurri e scandinavi, fatale all’Italia guidata allora da Ventura, per far paura aghli azzurri. L’Olimpico di Roma ospiterà la partita decisiva per la qualificazione al Mondiale 2022. La squadra azzurra ha un lieve vantaggio sugli avversari. La differenza reti (Italia +11, Svizzera +9) favorisce teoricamente la squadra di Mancini, ma gli azzurri devono vincere per evitare sorprese. Infatti, nell’ultima giornata, mentre gli elvetici affronteranno una Bulgaria senza speranze, l’Italia dovrà giocare a Belfast, contro l’Irlanda del Nord e, in caso di pareggio nella partita di Roma, la qualificazione resterebbe in bilico. E l’Irlanda del Nord evoca un altra fantasma, più antico: ossia l’eliminazione dell’Italia dal mondiale del 1958.

MANCINI – Per il ct azzurro, la vigilia di Italia-Svizzera non è stata del tutto tranquilla. Mancini, che già aveva perso Verratti, ha dovuto rinunciare in questi giorni a Immobile e Chiellini, due colonne della formazione azzurra. Il ct aveva dovuto fare a meno di Pellegrini e Zaniolo, per problemi fisici. Alla squadra rossocrociata di Murat Yakin è andata anche peggio: ha visto sparire dai suoi piani, oltre a Xhaka e Seferovic, Elvedi, Fassnacht ed Embolo. Insomma, molti possibili protagonisti della partita che deciderà la partecipazione ai Mondiali del Qatar saranno assenti. Se Jorginho a Basilea nella partita d’andata avesse segnato il rigore della possibile vittoria azzurra, la situazione sarebbe ora più tranquilla per l’Italia, invece Mancini deve sperare di battere gli elvetici e pensare ai Mondiali senza patemi. Intendiamoci: questo è un periodo favorevole per il nostro calcio, rodato da dodici partite campionato, dalle Coppe. Restano comunque alcuni nodi da sciogliere, in questa vigilia. Per fortuna la presenza di Barella sembra certa, dopo il lieve incidente muscolare accusato dal giocatore nel finale del derby. In vece di Verratti è pronto Locatelli che ha ottimi precedenti in maglia azzurra. Al centro della difesa, invece, in coppia con Bonucci dovrebbe esserci Acerbi, che ha più esperienza di Bastoni.

CHIESA – Il problema più difficile da risolvere è quello dell’attacco. Mancini ha molto meditato, dopo il forfait di Immobile: Belotti è infatti appena rientrato nel Torino e forse non è ancora al massimo, Raspadori non ha adeguata esperienza e la formula del falso nueve, con Insigne o Bernardeschi, non ha dato molti frutti. Un’altra soluzione potrebbe essere quella di Berardi e Insigne esterni e Chiesa centrale. C’è stata anche qualche polemica della Lazio sul forfait di Immobile: era già infortunato prima del ritiro azzurro? Il professor Ferretti ha smentito. Mancini ha preso tempo: «Ci sono gli ultimi allenamenti e poi deciderò, ma Barella non ha problemi e Belotti può giocare. Chi andrà in campo farà bene. E’ un momento delicato della stagione e c’è da mettere nel conto gli infortuni. Sarà una partita difficile, ma noi siamo tranquilli. Dobbiamo giocare con qualità ed essere aggressivi».

SVIZZERA – Fra i rossocrociati, anche la punta Gavranovic in questi giorni ha avuto dei problemi fisici e si è parlato, per il ruolo di prima punta, di Okafor del Salisburgo, mentre in difesa, con il torinista Rodriguez, dovrebbero giocare Widmer, Schar e Akanji. A centrocampo Mbabu, l’atalantino Freuler, Zakaria e Zubek. In attacco tutto da decidere. Probabilmente Shaqiri e Steffen in appoggio alla punta che Yakin sceglierà fra Okafor e Gavranovic. La Svizzera non subisce gol da quattro partite e le grandi prestazioni del portiere Sommer hanno influito sul buon rendimento della difesa elvetica. Ma all’Italia un pareggio come a Basilea non gioverebbe. Occorre vincere, per assicurarsi il posto per il Qatar. E poi magari guardare avanti, a cominciare dalla difesa dove l’inossidabile coppia di veterani Bonucci-Chiellini comincia ad accusare qualche piccola ruggine.

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TIFO ITALIA – Mancini, come detto, dovrà risolvere il problema del centravanti. Se si fa male Immobile -come in questo caso- e Belotti non è ancora al meglio, la scelta è piuttosto ridotta e il falso nueve non ha entusiasmato, finora. E allora torna la candidatura Belotti. Accanto a Chiesa, sul quale è riposta un’alta èpercentuale delle possibilità di vittoria azzurre. Tuttavia, ci si avvicina alla partita con qualche dubbio e molte riflessioni per tecnici e giocatori. L’Olimpico, dove l’Italia non perde da molto tempo, porta bene agli azzurri che proprio nello stadio romano hanno battuto nettamente gli svizzeri in estate per gli Europei. Ma ogni partita fa storia a sé. Ci saranno 57.000 spettatori, Roma vibra di passione per la Nazionale. Che non può deludere.

Sandro Bennucci

Le probabili formazioni

Italia (4-3-3): Donnarumma; Di Lorenzo, Bonucci, Acerbi, Emerson; Barella, Jorginho, Locatelli; Chiesa, Belotti, Insigne. Allenatore: Mancini.

Svizzera (3-4-2-1): Sommer; Schar, Akanji, Rodriguez; Mbabu, Freuler, Zakaria, Steffen; Shaqiri, Sow; Gavranovic. Allenatore: Yakin.

Diretta Raiuno ore 20.45

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