Sono stati i giornalisti, durante una conferenza stampa a Palazzo Medici Riccardi, fra i primi a dare il benvenuto al nuovo prefetto di Fierenze, Valerio Valenti. Che arriva da Trieste, dove ha dovuto gestire le dure giornate di protesta contro il green pass, prima al porto, poi ovunque. Ed è partito proprio da lì, esternando il suo pensiero: «Il tema dei Green pass è un tema in questo momento divisivo, per cui proveremo sicuramente a rispondere a queste esigenze ribadendo l’obbligo, ribadendo i limiti a mio avviso di un diritto, quello a manifestare, che deve in qualche modo essere reso coerente e compatibile col diritto alla salute che è quello primario».
E ancora: «Vengo da Trieste, quindi ho vissuto il tema in prima persona anche con un impatto significativo sulla città e sull’ordine pubblico: mi dicono che qui sicuramente siamo in presenza di numeri diversi, però è un tema che non va sottovalutato». Valenti ha precisato di non avere «un report che mi porta a pensare che ci sia bisogno di un incremento delle forze di polizia. Lo valuteremo, ho convocato un primo comitato mercoledì mattina, 10 novembre, e quindi quella sarà un’occasione nella quale verificheremo la situazione generale». Sull’argomento ha quindi chiosato: «C’è bisogno di più forze di polizia, ma noi siamo abituati a cercare di fare il meglio possibile con quello che abbiamo: non starò qui a tirare la giacca al ministero per avere 5, 6, 7 uomini in più, ma proveremo a fare sinergia con tutte le forze di polizia, con la polizia locale, con il mondo del commercio e dell’industria»
E’ già stato a Firenze, Valenti, prima di andare a dirigere una prefettura. Conosce il territorio. Per questo ha aggiunto: «La sicurezza è un bene che dobbiamo garantire insieme e non saranno 50 uomini in più, che pure servono e che ovviamente spero arrivino, a far salire una città di qualche posizione in una graduatoria, Ero qui nel 2010 e i temi erano grosso modo simili. Dobbiamo sicuramente provare a cooperare nel migliore dei modi. So che uno dei prossimi passi sarà quello di ampliare, con delibera del Consiglio Comunale, l’area nella quale si applicano i Daspo urbani previsti dai decreti Minniti. A questo proveremo ad affiancare un’azione ancora più incisiva da parte delle forze di polizia, sapendo che si tratta di fenomeni che comunque si spostano sul territorio».
Sandro Bennucci