Fiorentina vince a Udine (0-1). Gol di Vlahovic su rigore, poi alza il muro davanti a un grande Dragowski

Share on FacebookShare on Google+Tweet about this on TwitterPrint this pageEmail this to someone

Vince a Udine, la Fiorentina, con la partita che non ti aspetti. E sale a 12 punti in classifica. Posizione molto buona. Gol su rigore trasformato da Vlahovic nel primo tempo, poi difesa organizzata, addirittura col muro nel finale. Vuol dire che Italiano sa adattare il modulo alle partite. Infatti, quando si è accorto che le sue urla erano vane, perchè Deulofeu imperversava e i giocatori viola erano a corto di benzina, ha alzato la barricata. Fuori Torreira e in campo un difensore centrale in più: Igor. Tutti davanti a un grande Dragowski, portiere-saracinesca tornato ai livelli del campionato scorso, quando ha davvero salvato la squadra dalla retrocessione. Naturalmente insieme a Vlahovic. Che anche oggi ha trovato il gol solo su rigore, ma ha fatto movimenti da grande attaccante. Il difetto? Il giovanile egoismo: in un paio d’occasioni avrebbe dovuto dare la palla ai compagni vicini invece di sparare fuori da posizione velleitarie. Ma Dusan c’è. Commisso insista per farlo rinnovare alla svelta. Così come l’intera squadra, sul poano del gioco, deve sveltirsi. Questa partita la Fiorentina l’ha vinta con merito, per impegno e determinazione. Ma devo aggiungere che l’ha anche persa l’Udinese. Volenterosa e dotata di buonissima tecnica, ma incapace di abbattere una muraglia davvero ben costruita. E solida anche nei 5 minuti di recupero. Proprio in quel finale forsennato è venuto fuori un giocatore subentrato: Amrabat. Bravissimo nella fase d’interdizione, pronto ad andare a tappare le falle e ad aiutare i compagni. Dignitosa la partita di Tlrreira, poi uscito, ma dal regista tanto atteso mi aspetto sicuramente di più. Così come mi aspetto che Italiano, dopo le grandi partite vinte pèressando a Bergamo e Genova (oltre a quella malamente persa con l’Inter in casa) sappia dare alla Fiorentina un gioco finalmente equilibrato. Rendendola capace di tenerei novanta minuti. Sa alzare i muri alla Nereo Rocco, il buon Italiano, ma non è la sua filosofia di gioco. Però non è il momento di fare processi. Godiamoci la vittoria e il salto a 12 punti in classifica. Posizione buona dalla quale poter affrontare il Napoli, domenica 3 ottobre al Franchi. Evvai Fiorentina!

ASTORI – Doveroso ma partecipatissimo ricordo di Davide Astori in apertura. Applausi convinti anche dei tifosi bianconeri dello stadio Friuli. Formazioni azzeccate, una volta tanto: soprattutto quella della Fiorentina, con Odriozola terzino e Saponara là davanti, al fianco di Vlahovic. Nell’Udinese debuttano Soppy sulla fascia destra e Beto in attacco. La Fiorentina comincia a pressare, mentre l’Udinese si copre chiudensosi a testuggine e preparandosi a ripartire. Difficile trovare brevve per i viola. Il primo vero tiro in porta è di Milenkovic, da fuori, all’8′. Pallone alto. Problema per Biraghi al 9′: esce dal campo e Italiano lo guarda con preoccupazione. Udinese in ripartenza (11′) dopo un anticipo di Nuytinck su Vlahovic, troppo lento nell’occasione. Quindi Deulofeu dalla bandierina, colpo di testa impreciso di Becao.

VLAHOVIC – Al 12′, viola in area friulana. Saponara tenta una mezza rovesciata, poi ginocchiata netta di Walace su Bonaventura. I viola protestano. L’arbitro Ghersini consulta il Var. Poi va al monitor: ritorna in campo e indica il dischetto. Batte Vlahovic, freddo, calcia centralmente ma Silvestri si muove forse prima e non lo prende. Fiorentina in vantaggio. Quarto gol di Dusan, di cui tre su rigore. L’Udinese riparte con furia: Martinez Quarta deve fermare Arslan con le bruitte e viene ammonito. Ma il ritmo della partita resta comunque blando. La Fiorentina continua a stare alta, cercando di non far giocare l’Udinese, praticamente irretita dal gioco viola. Che pressa ma dosa le energie, per non ripetere l’esperienza devastante con l’Inter.

Leggi anche:   Rafah: Hamas accetta la tregua a Gaza. I palestinesi festeggiano. Ma Israele smentisce: "E' solo un trucco"

DEULOFEU – Grossi pericoli per la Fiorentina al 26′ e al 27′. Prima è Deulofeu a lasciare indietro Milenkovic con lo scatto, arriva in area e scivola, Dragowski è pronto ad arpionare il pallone. Deulofeu alza le braccia come per dire di essere stato trattenuto. In realtà, come detto, è solo scivolato al momento decisivo del tiro. Poi è Beto a mettere paura alla difesa viola, ma Martinez Quarta stavolta chiude tempestivamente, non gli concede spazio e Dragowski non corre rischi. Quindi (32′) traversone traversone di Harslan per Beto, ma bravo Odriozola ad allontanare e Martinez Quarta completa il disimpegno.

ARSLAN – Fiorentina brillante al 39′, fino ad arrivare a sfiorare il raddoppio. Torreira, dopo un errore precedente, fa partire Odriozola sulla destra, il terzino spagnolo la mette bene in mezzll’area piccola dei friulani, ma Vlahovic non ci arriva per pochissimo. Comunque azione assai pregevole dei viola. Con l’Udinese che tenta di riorganizzarsi. Al 44′ Soppy, sgusciantissimo, viene messo giù da Martinez Quarta che, già ammonito, rischia molto. Solo punizione. Tre minuti di recupero. Ammonito Arslan per gioco scorretto su Bonaventura. Lui protesta. I compagni cercano di placarlo. Mentre arriva l’intervallo.

TORREIRA – In avvio di ripresa, Gotti fa due cambi: fuori Arslan e Soppy per Pussetto e Makengo. Delofeu (2′) lancia Beto che scappa a Milenkovic, ma calibra male il suggerimento per Pussetto anticipato in area viola. Al 4′ bello spunto di Callejon da destra, pallone ribattuto dalla difesa friulana, Bonvanetura chiama Torreira al tiro, palla alta oltre la traversa, ma altra azione molto bella della Fiorentina. Quindi Torreira si lancia nin avanti e Walace interviene fallosamente su di lui e Ghersini alza il giallo per il giocatore friulano.

DRAGOWSKI – Cresce l’Udinese: al 10′ occasione friulana. Beto al tiro di destro dentro l’area ma Dragowski si distende in tuffo e ci mette la manona per deviare. Poco dopo il portiere si scontra con Martinez Quarta. Incomprensione fra i due. Ma il portiere ha gridato miaaa? Ripartenza viola con Saponara che si fa fermare da Becao. Quindi Dragowski ancora protagonista su conclusione insidiosa di Makengo: il portiere respinge in tuffo. Italiano sostituisce Biraghi con Terzic. E non basta: piccola rivoluzione viola. Entrano Amrabat per Bonaventura, Nastasic per Quarta (sostituzione prudenziale vista l’ammonizione rimediata a inizio partita) e Maleh per Duncan. Proprio Maleh arriva pericolosamente al tiro (21′) ma la palla va fuori.

ITALIANO – Poco dopo tocca a Saponara cimentarsi in una conclusione dal limite: Silvestri risponde con una gran parata in tuffo. Altri cambi Udinese: fuori Nutynck e Striger Larsen: entrano Molina e Udogie. Spinge l’Udinese, ma la Fiorentina ora si copre, arrivando addirittura a raddoppiare le marcature. Ecco il cambio di passo di Italiano: la Fiorentina, all’occorrenza, sa anche chiudere. Deulofeu e Makengo manovrano, ma la difesa viola risulta ben organizzata. Ci mette l’anima l’Udinese per tentare di evitare la terza sconfitta (dopo Napoli e Roma): Gotti butta dentro anche Samardzic per Walace. Italiano fa la contromossa;: esce Torreira e inserisce un difensore in più, ossia Igor. L’allenatore viola sa anche serrare le fila. O addirittura alzare il muro.

FORTINO – Dragowski ribatte un tiro di Deulofeu sul secondo palo (39′). Il tentativo di tapin di Bet è murato (sì, proprio murato) da Igor. Saponara, stanchissimo, si sacrifica andando a contrastare a metà campo, dove Amrabat sale in cattedra e detta i tempi. Rallentandoli. Cinque minuti di recupero: un’eternità. Vlahovic (46′) pecca di egoismo andando a concludere senza restituire la palla a Callejon meglio piazzato. L’Udinese ci prova: Deulofeu tira ma incoccia sulla testa di Milenkovic che devia in angolo. Il fortino davanti a Dragowski resiste all’assalto. Amrabat diventa gigantesco nell’interdizione. E la Fiorentina porta a casa i tre punti. Terza vittoria consecutiva in trasferta, dopo Bergamo e Marassi. Era dai tempi di Pioli (2018) che non succedeva). Brava Fiorentina e bravo Italiano, nei panni di un grande difensivista. Chi? Mi viene in mente Nereo Rocco. Capace di vincere anche così.

Leggi anche:   Giro d'Italia 2024: meraviglie toscane riscoperte con wonders, piattaforma di Autostrade. Fari su Lucca e Casole d'Elsa

Sandro Bennucci

Calendario Tweet

maggio 2024
L M M G V S D
« Apr    
 12345
6789101112
13141516171819
20212223242526
2728293031