Sono 17 gli anarchici condannati in primo grado dal tribunale di Firenze con l’accusa di aver manifestato senza autorizzazione in concomitanza di alcune udienze del processo per il ferimento dell’artificiere della polizia di Mario Vece, investito la notte di Capodanno 2018 dall’esplosione di un ordigno davanti a una libreria riconducibile a CasaPound nel capoluogo toscano. Altri otto imputati sono stati assolti.
Le pene più alte, una a 3 anni e una a 2 anni e 4 mesi, sono state inflitte a due militanti di area anarchica accusati, tra l’altro, di essere gli autori di scritte contro l’artificiere. Entrambi sono stati anche condannati a pagare un provvisionale, a titolo di risarcimento danni, di 10.000 euro ciascuno a favore di Vece, costituitosi parte civile. Un terzo militante è stato condannato a un 1 anno e 1 mese. Le altre pene inflitte vanno da 1 mese e 10 giorni a 2 mesi di arresto. Tra le accuse contestate, a vario titolo, quelle di diffamazione, istigazione a delinquere, oltraggio a pubblico ufficiale e imbrattamento. Gli imputati erano difesi dagli avvocati Sauro Poli e Letizia Bertolucci.
Gilda Giusti