Arrestato a Parigi l’ex brigatista Di Marzio: era sfuggito all’operazione di aprile

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E’ stato arrestato dalla polizia francese, oggi 19 luglio 2021, anche l’ultimo ex terrorista, per cui l ‘Italia chiede l’estradizione: si tratta di Maurizio Di Marzio, sfuggito all’operazione di fine aprile. Il provvedimento, depositato l’ 8 luglio dalla Corte d’Assise di Roma, ha stabilito che la sua pena non è ancora prescritta. Lo fanno sapere fonti di via Arenula.

Negli archivi di polizia, il nome di Di Marzio è legato all’attentato al dirigente dell’ufficio provinciale del collocamento di Roma Enzo Retrosi, nel 1981, e soprattutto al tentato sequestro del vicecapo della Digos della capitale, Nicola Simone, il giorno della Befana del 1982.

«Un brigatista travestito da postino, con divisa e blocchetto delle ricevute in mano, bussò verso le 15 – scriveva il quotidiano L’Unità, una settimana dopo -. Simone guardò prima attraverso lo spioncino poi aprì, ma in pugno aveva la sua 38 special perché non si fidava. Secondo la prima ricostruzione il terrorista avrebbe sparato contro il funzionario di polizia, il quale ebbe la forza di reagire, esplodendo a sua volta due colpi. Stando alla nuova versione, invece, altri componenti del commando Br erano appostati sul pianerottolo e avrebbero cercato di aggredire Simone per immobilizzarlo e rapinarlo. Allora il vicecapo della Digos avrebbe aperto il fuoco per primo, ferendo con due colpi uno dei terroristi e poi sarebbe caduto a terra, ferito da tre proiettili al volto».

Ernesto Giusti

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