L’Ucraina di Sheva batte la Svezia ai supplementari (2-1). Sfiderà l’Inghilterra a Roma

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La faccia gioiosa di Sheva è lo specchio di questa Ucraina. Che batte 2-1 la Svezia all’ultimo sospiro dei tempi supplementari e si regala la sfida dell’Olimpico di Roma contro l’Inghilterra, sabato 3 luglio. La rete di Dovbyk nel recupero del secondo tempo supplementare vale il primo, storico quarto di finale agli Europei per la Nazionale di Shevchenko che torna a giocare un brutto scherzo alla Svezia come nel 2012 quando la sua doppietta ribaltò l’iniziale rete di Ibrahimovic. Ibra non c’è più’, c’e’ Isak ma l’Europeo dell’attaccante della Real Sociedad è stato via, via sempre più deludente dopo l’ottimo esordio contro la Spagna. Era stato fin qui sottotono anche il torneo di Zinchenko che al 27′ si toglie la soddisfazione del gol del vantaggio.

L’intuizione e’ di Yarmolenko: esterno destro a liberare al tiro il classe 1996 che col mancino piega le mani di Olsen. Ma la Svezia e’ viva e lo dimostra prima del duplice fischio. Lo fa con la conclusione vincente da fuori area di Forsberg – alla quarta rete nel torneo – con la complicita’ di una deviazione di Zabarnyi che sporca il tiro quel che basta per ingannare Bushchan. Al duplice fischio l’Ucraina fa registrare sette conclusioni e il 53% del possesso palla. Nella ripresa la partita si accende subito con tre legni colpiti nel giro di venti minuti: prima da Sydorchuk (55′) con un destro da fuori area che si stampa sul palo esterno. Poi e’ Forsberg a scatenarsi. Al 56′ rientra sul destro e lascia partire un tiro che colpisce la base del palo.

Ma l’occasione piu’ clamorosa si registra al 70′. Fa tutto il numero 10 svedese: dribbling secco su due giocatori e conclusione che termina la corsa sulla traversa. Ma col passare dei minuti, e’ la paura a prevalere sulle folate improvvise dei singoli e la gara si trascina ai supplementari. E dopo 8′ la Svezia resta in dieci: Danielson entra durissimo su Besedin (grave infortunio) e Orsato estrae il rosso diretto dopo essere stato richiamato dal Var. La Svezia prova a resistere ma l’Ucraina all’ultimo trova il gol col nuovo entrato: Dovbyk sfrutta un cross dalla sinistra di Zinchenko e di testa firma il gol qualificazione.

Paulo Soares

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