Non era definitivo, purtroppo, il bilancio della strage della funivia Stresa-Mottarone: le vittime sono salite a 14. E’ morto uno dei bambini ricoverati al Regina Margherita di Torino per le gravissime lesioni riportate nell’incidente: a riferirlo sono fonti mediche dell’ospedale. Era stato intubato in Rianimazione. In ospedale, ferito, un altro bambino. I due erano stati portati, in codice rosso, a bordo di due eliambulanze all’ospedale. Sul luogo dell’incidente, le squadre del Soccorso Alpino e Speleologico sono ancora al lavoro insieme ai Vigili del Fuoco e ai Carabinieri.
OMICIDIO COLPOSO – «Per ora procediamo per omicidio colposo plurimo e lesioni colpose, dobbiamo verificare anche la fattispecie dei reati di attentato alla sicurezza dei trasporti, anche in base alla natura pubblica o meno dell’impianto». Così il procuratore di Verbania, Olimpia Bossi, al termine del lungo sopralluogo al Mottarone, dove la caduta della cabina della seggiovia ha causato la morte di 14 persone, tra cui due bambini. «L’intera area è stata posta sottosequestro – aggiunge – cominceremo dai rilievi tecnici per accertare le cause dell’incidente».
VITTIME – Sulla cabina della funivia Stresa-Mottarone precipitata c’erano – secondo quando si apprende – 15 persone. E ci sono alcuni stranieri tra le vittime, secondo quanto rende noto il tenente colonnello Giorgio Santacroce, comandante del Nucleo operativo dei carabinieri di Verbania. «Ma le operazioni di identificazione – spiega – sono ancora in corso». Fabrizio Gennari, direttore della chirurgia pediatrica dell’Ospedale Regina Margherita di Torino, aveva parlato, riferendosi ai due bambini, di situazione critica.
CAVO TRANCIATO – «C’è un cavo tranciato, gli altri sono intatti, ma le questioni tecniche competono ad altri», ha detto il tenente il colonnello Santacroce. «Al momento non risultano problemi di manutenzione – aggiunge – ma faremo tutti gli accertamenti possibili». Secondo la prima ricostruzione, il cavo portante si è staccato all’altezza dell’ultimo pilastro e, nonostante dovrebbero esserci dispositivi di sicurezza, la cabinovia si è staccata. Un volo di una quindicina di metri, in seguito al quale la cabinovia è rotolata a valle, finendo la corsa contro gli alberi. Gli altri cavi, invece, non risultano danneggiati. «Per motivi sanitari (legati alle misure anti-Covid, ndr) – conclude il colonnello Santacroce – viaggiava un numero inferiore di persone».
Sandro Bennucci