Fiorentina: pari a Cagliari (0-0). Un punto alla camomilla per stare tranquilli

Share on FacebookShare on Google+Tweet about this on TwitterPrint this pageEmail this to someone

Dalla Sardegna arriva il punto che serviva. Da non festeggiare con i caroselli a bandiere spiegate, ma da accogliere con un sospiro di sollievo. Più che una partita è stata il trionfo del ballo della mattonella: Fiorentina e Cagliari strette, strette, molto attente, poco mobili. Spettacolo zero. Nessuno ha pagato il biglietto, ma invece di questo spettacolo, sarebbe stato più bello vedere in tv la millesima replica di Via col vento. In ogni caso va bene così: lo zero a zero piace a tutti, vista la classifica. La Fiorentina sale a quota 38 punti. Se il Benevento non vince a Bergamo con l’Atalanta, la salvezza diventa matematica più o meno un’ora dopo il coprifuoco di oggi, 12 maggio. Il Cagliari fa un passetto fino a 36 punti e anche per la squadra che Andrea Semplici ha pilotato fuori dai marosi, c’è la ragionevole possibilità di restare in serie A. Partita, come detto, senza squilli e senza trilling. Non parlerei di biscotto, ma di punteggio utile per tutti. Raggiunto anche con un po’ di paura. Soprattutto nel finale, quando il Cagliari ha dato segni di risveglio. Ma la Fiorentina, accorta e coperta, non ha sofferto più di tanto. Non mi soffermo più di tanto sul gioco e sulle prestazioni. Nelle pagelle darò l’insufficienza praticamente a tutti. Non a Dragowski, uscito per infortunio a fine primo tempo. E nemmeno a Terracciano, bravissimo a rimpiazzarlo e a dare sicurezza ai compagni. Anche Vlahovic, merita il 6 per l’impegno e la corsa. Ma era in arrampicata solitaria. Del tutto inefficace Kouamè, come un ruolo da comparsa l’ha recitato Callejon, quando è arrivato il suo turno. Sufficienza a entrambi gli allenatori, Iachini e Semplici: il pareggio era il risultato più comodo e hanno puntato a quello. Per Beppe Iachini aggiungo un grazie: per la serietà professionale mostrata al momento dell’esonero e anche quando è stato richiamato. Ma ora, concordo con tanti tifosi, bisogna voltare pagina.

ASTORI – Si comincia con un clima tiepido e piacevole, in questo tardo pomeriggio cagliaritano. La previsione era giusta: Ribery non c’è. Problemi fisici non risolti. Gioca Kouamè. Ovviamente entrambe le squadre scendono in campo ricordando Davide Astori. Prima incursione cagliaritana al 2′: cross di Joao Pedro da sinistra per Pavoletti, che colpisce di zucca e manda alto. Reagisce la Fiorentina, ma Kouamè non è sufficientemente incisivo. I tentativi d’innescare Vlahovic sono preda della difesa cagliaritana. C’è molto gioco stagnante a metà campo. Non succede quasi nulla di rilevante fino al 12′: angolo di Pulgar, testa di Caceres in area, ma pallone che finisce distante dalla porta di Cragno. Cronometro sul minuto 13′: impossibile non ripensare ad Astori. Ma si continua a giocare.

MOVIMENTO LENTO – Al 18′ azione viola sulla fascia destra, pallone a Kouamè che però non tira e prova a cercare, invano, Vlahovic. E’ una partita dal movimento lento, ritmo quasi da amichevole estiva. Non manca tuttavia qualche scontro duro. Al 27′ Pulgar si prende il giallo per fallo tattico su Nainggolan. Partita bloccatissima, molti errori e nessuno arriva concretamente a tirare in porta. Avete presente il ballo della mattonella? Stretti, stretti e poco mobili. Alla Fiorentina, secondo me, manca un Ribery capace d’imporre qualità e inventare gioco. Quindi ammonizione per Lykogiannis colpevole di una trattenuta su Bonaventura. Siamo agli spiccioli di cronaca, non ci sono spunti fulminanti. E fa specie Zappa (38′), quando va via a destra e arriva a tirare in porta, ma andando ben lontano dal bersaglio.

Leggi anche:   Firenze: strade intitolate a Gae Aulenti, Paolo Grossi e Domenico Cardini

TERRACCIANO – Al 43′ Dragowski si eleva con le manone per bloccare un cross da sinistra e quando ricade avverte un dolore alla coscia. Iachini lo cerca con gli occhi per capire se è tutto a posto. Al 45′ Caceres resta fermo su uno spiovente, interviene ancora Dragowski che si scontra con Joao Pedro che commette fallo. E finisce il primo tempo alla camomilla, con la Fiorentina che aspetta un Cagliari che non ha voglia, nè interesse, ad infiammare la partita. Durante l’intervallo Dragowski si arrende. La Fiorentina torna in campo con Terracciano fra i pali. Cambio anche per Andrea Semplici, che toglie Zappa, uno dei più intraprendenti, per inserire Carboni. Primo intervento volante di Terracciano al 5′ per togliere il pallone dalla testa di Pavoletti. Pallone lento, intervento facile, ma è la dimostrazione che il portiere c’è ed è sicuro.

E’ più disinvolta, la Fiorentina. Kouamè potrebbe scattare in contropiede (10′) ma dimentica il pallone a tre quarti. Vlahovic cerca d’incidere ma è troppo solo e sempre circondato. Iachini prova a rimediare, ma non ha attaccanti pronti subito (Kokorin è di là da venire) allora toglie Kouamè per mandare in campo Castrovilli, con il compito di stare più avanti, per provare a rifornire Vlahovic. Ammonito Caceres per fallo su Lykogiannis. Palla buona (23′) pere Joao Pedro che viene murato da Milenkovic. Semplici cambia ancora: Fuori Marin e in campo Deiola. E Iachini? Si ricorda di avere un’altra punta: Callejon. Esce Bonaventura. Poco prima aveva sostituito Caceres, non troppo reattivo, con Venuti. La Fiorentina prova a farsi pericolosa con Vlahovic, che il suo, nonostante tutto, lo ha fatto. E’ però il Cagliari ad aumentare il carico offensivo nel finale togliendo Lykogiannis per Cerri. Difesa della Fiorentina sotto pressione, ma pronta a darsi una copertura efficace. Ultimo squillo viola nel terzo minuto di recupero: va via Castrovilli a sinistra. Lo buttano giù. Punizione di Biraghi che viene respinta. Poi è lo stesso Biraghi a tentare l’ultimo tiro in porta. Che finisce alto senza rimpianti. Iachini e Semplici si abbracciano. Comunque contenti.

Sandro Bennucci

Calendario Tweet

aprile 2024
L M M G V S D
« Mar    
1234567
891011121314
15161718192021
22232425262728
2930