Esplode la rabbia dei genitori della ragazza vittima del presunto stupro che, secondo le accuse, sarebbe stato compiuto da Ciro Grillo, figlio di Beppe, e altri amici. Rabbia che viene esterneta attraverso il legale, l’avvocato Giulia Bongiorno, ed è in relazione a frammenti di video condivisi fra amici. I genitori della ragazza dicono: «Abbiamo appreso che frammenti di video intimi vengono condivisi tra amici, come se il corpo di nostra figlia fosse un trofeo: qualcosa che ci riporta a un passato barbaro che speravamo sepolto. Confidiamo nel fatto che tutto questo fango sarà spazzato via facendo emergere la verità. Abbiamo dato mandato al nostro legale di agire in sede giudiziaria contro tutti coloro che a qualsiasi titolo partecipano a questo deplorevole tiro al bersaglio».
E ancora: «Non è facile rimanere in silenzio davanti alle falsità che si continuano a scrivere e a dire sul conto di nostra figlia, aggiungendo dolore al dolore: il nostro e il suo – aggiungono i genitori – D’altro canto, sarebbe fin troppo facile smentirle sulla base di numerosi atti processuali che sconfessano certe arbitrarie ricostruzioni e che, per ovvie ragioni, non possono essere resi pubblici».