Tredici regioni, da lunedì 26 aprile 2021, potrebbero tornare in zona gialla. Fra queste anche la Toscana. Si tratterà di una zona gialla, che sarà anche rinforzata, con le aperture serali di bar e ristoranti e il riavvio di cinema e teatri, malgrado il coprifuoco (che dovrebbe restare alle 22, anche se le Regioni stanno insistendo per prorogarlo alle 23), e mezza Italia spera venerdì, giorno del consueto monitoraggio settimanale, di conquistarsi la fascia di minor rischio e quindi saltare sul treno delle annunciate riaperture.
In attesa dei dati di oggi e di domani, 21 e 22 febbraio, che saranno analizzati insieme a quelli del resto della settimana dalla cabina di regia ministero della Salute-Iss-Regioni, sarebbero 13 le Regioni che possono aspirare alla zona gialla. Si tratta di Abruzzo, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Piemonte, Toscana, Umbria, Veneto e le Province autonome di Trento e di Bolzano. Tutte avevano gia’ venerdi’ scorso l’indice Rt sotto 1 e un’incidenza lontana dalla soglia di rischio di 250 casi settimanali per centomila abitanti, e in questi giorni sono in ulteriore calo, pur differenziato.
In rosso rimarrebbero Val d’Aosta (che ha ancora oggi un’incidenza di 266 casi per centomila) e Sardegna, che la scorsa settimana aveva un Rt molto alto (1,38, quando il limite per passare in rosso e’ 1,25) e deve quindi aspettare almeno una settimana con numeri migliori prima di ambire alla promozione. Spera di lasciare il rosso invece la Puglia, ma per finire in arancione: l’incidenza e’ alta (239 casi per centomila), anche se l’Rt la scorsa settimana era sotto 1 e i casi sono in calo del 7% in 7 giorni. Oscilla tra arancione e rosso la Campania, che aveva un Rt intorno a 1 ed e’ cresciuta ulteriormente questa settimana (+8% di casi positivi) arrivando a un’incidenza di 235 casi per centomila. Cosi’ come probabilmente resteranno in arancione Calabria, Sicilia, Basilicata e Molise, tutte con incidenza e trend ancora da monitorare.
Sandro Bennucci