Cnr: Maria Chiara Carrozza, pisana, prima presidente donna nella storia dell’ente

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Con decreto firmato oggi, 12 aprile 2021, dal ministro dell’Università, Maria Cristina Messa, è stata nominata presidente del Cnr (Consiglio nazionale delle ricerche) Maria Chiara Carrozza. Resterà in carica per i prossimi quattro anni. Pisana, 56 anni, professoressa, ingegnere e anche impegnata in politica, Maria Chiara Carrozza è la prima presidente donna nella storia del principale ente di ricerca italiano.

Un’esperienza nella gestione della ricerca a livello nazionale e internazionale, compreso il suo ruolo di ministro dell’Istruzione, Università e Ricerca nel 2013, e una solida esperienza nel settore delle tecnologie più avanzate maturata presso la Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, che nel 2017 ha portata Maria Chiara Carrozza nella rosa internazionale delle 25 donne della robotica.

Nata a Pisa il 16 settembre 1965. Carrozza si è laureata in Fisica nell’Università della sua città e poi ha conseguito il dottorato in Ingegneria alla Scuola Superiore Sant’Anna. Dove oggi è professore ordinario di Bioingegneria Industriale. Dirige e conduce ricerche nei settori della Biorobotica, della Biomeccatronica e della neuro-ingegneria della riabilitazione di cui è uno dei principali esponenti.

Ha ricoperto incarichi scientifici e gestionali di livello nazionale e internazionale. È stata anche la più giovane rettrice italiana, sempre presso la Scuola Superiore Sant’Anna. Autrice di numerose pubblicazioni e brevetti, responsabile di progetti europei, cofondatrice di spin off accademici, presidente di società scientifiche e di panel di esperti. Ha insegnato e condotto ricerche in centri e università in Italia, Europa, Stati Uniti, Giappone, Corea del Sud, Cina.
E’ inoltre componente del Consiglio di Amministrazione di Piaggio SpA e direttore scientifico dell’IRCSS Fondazione Don Carlo Gnocchi Onlus.

Con la nomina del presidente, il Consiglio nazionale delle Ricerche (Cnr) «torna a essere nel pieno delle sue funzioni organizzative e gestionali, oltre che scientifiche»: lo rileva nella sua nota il ministro per l’Università e la Ricerca, Maria Cristina Messa. «Voglio augurare buon lavoro al neopresidente e ringrazio il Presidente Massimo Inguscio per il grande lavoro svolto in questi anni», ha detto ancora Messa. Per il ministro, il ruolo che il Cnr sarà chiamato a svolgere nei prossimi anni sarà strategico per la crescita di tutto il Paese e per la competitività internazionale: dovrà essere un vero motore, in modo trasversale su tante tematiche e settori, per valorizzare e fare emergere le tante potenzialità che esistono nel sistema della ricerca italiana.

Gilda Giusti

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