Cacciata di casa perchè lesbica, interviene la ministra Bonetti: «Ci sono soldi per case di accoglienza».

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E’ intervenuta anche Elena Bonetti, ministra per le pari opportunità, nella vicenda della giovane Malika, cacciata di casa dalla famiglia,a Castelfiorentino, perchè innamorata di una ragazza. «Quella della giovane Malika – scrive la ministra Bonetti – è una vicenda che stringe il cuore e fa male, perché ancora una volta parla di odio omofobico, questa volta in un contesto familiare. Sono molte le vittime che come Malika sono state rifiutate dalla loro famiglia fino ad essere cacciate di casa e questo mette ancora una volta in luce quanto sia necessario provvedere a infrastrutture sociali in grado di sostenerle, accoglierle, accompagnarle».

«Nei mesi scorsi – ricorda Bonetti nel post – abbiamo promosso un avviso pubblico (http://www.unar.it/…/avviso-per-la-promozione-dei…/), con uno stanziamento di 4 milioni di euro annui a regime, per la costituzione di case di accoglienza, centri e servizi a tutela delle persone LGBT+ vittime di discriminazioni motivate da orientamento sessuale e identità di genere. È un bando ancora aperto, con scadenza il 10 maggio 2021, e ci permetterà di dare quell’accoglienza che ogni vittima deve poter trovare nella nostra comunità. A Malika – conclude la ministra – tutta la mia solidarietà e vicinanza».

Gilda Giusti

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