(AGIPRESS) – Istat rende noto che le superfici cerealicole sono in calo anche se le previsioni per il 2021 sono in crescita. Nello specifico l’Istituto spiega come nel 2019 la superficie agricola destinata alla coltivazione di seminativi sia diminuita, rispetto al 2010, sia in Italia (-2,9%) che nell’Unione europea (-2,7%), a vantaggio delle colture legnose, dei prati permanenti e dei pascoli. Tra il 2010 e il 2020, sul complesso delle superfici coltivate a cereali cresce l’importanza relativa del frumento duro (dal 36,9% al 40,3%) e del frumento tenero (dal 15,8% al 16,7%), scende quella del mais (dal 26,7% al 20,1%). Il 31,4% delle aziende agricole che coltivano cereali ha dichiarato di non aver subito alcun impatto dall’emergenza sanitaria da Covid-19.