Il colpo della pandemia è stato fortissimo, ma le Gallerie degli Uffizi resistono: nel 2020 abbiamo avuto complessivamente 1.206.175 visitatori (Uffizi: 659.043; Palazzo Pitti: 198.270; Giardino di Boboli 348.862), il 27,5% dell’anno precedente, nonostante il Covid e tutto quello che ha comportato in termini di chiusure e restrizioni. Questo ci posiziona al settimo posto tra i musei d’arte di tutto il mondo (nel 2019 eravamo al nono posto in classifica). Abbiamo perso il 72% dei visitatori, percentuale identica al Louvre di Parigi e al Reina Sofia di Madrid. Lo ha detto il direttore degli Uffizi, Eike Schmidt, intervistato dall’Associazione Stampa Estera in Italia.
L’intervista, che si è svolta via Streamyard, è stata condotta dal nuovo presidente dell’associazione, Maarten van Aalderen. Complessivamente abbiamo realizzato introiti per 8,8 milioni di euro, che rispecchiano esattamente la percentuale di decrescita dei visitatori. Nel 2019 gli incassi erano stati di 34 milioni di euro – ha precisato Schmidt – Tuttavia, nel 2020 abbiamo riscontrato anche degli sviluppi molto positivi: le popolazioni cittadina e regionale si sono riappropriate dei nostri musei, sia in presenza che attraverso i media digitali. Inoltre abbiamo visto un incremento come mai prima nelle visite e interazioni con gli Uffizi da parte dei giovani fino a 25 anni». Chi s’accontenta…, tanto le perdite le sopporta lo Stato.