Scuola: Autostrade per l’Italia concede ai dipendenti un’ora e mezza al giorno per la dad

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Autostrade per l’Italia cambia il welfare aziendale con la pandemia. Di fronte alla necessità di conciliare lo smart working dei lavoratori-genitori con la didattica a distanza dei figli, concede ai dipendenti padri e madri di famiglia, il diritto alla disconnessione. Facendo da apripista su un tema molto dibattuto, anche al di là dell’emergenza sanitaria, Autostrade per l’Italia permetterà ai propri dipendenti di dedicare un’ora e mezza della propria giornata lavorativa per seguire la Dad dei figli.

L’iniziativa è frutto di un accordo definito tra la società e le organizzazioni sindacali Filt Cgil, Fit Cisl, Uil Trasporti, Sla Cisal e Ugl Viabilità, che prevede il diritto alla disconnessione nella fascia mattutina dalle 8.00 alle 13.00. Ogni dipendente in smart working potrà organizzarsi settimanalmente, concordando con l’azienda gli orari in cui effettuare la disconnessione. In casi particolari, potrà essere richiesto di supportare i propri figli nella Dad anche al di fuori della fascia mattutina. Nella fase sperimentale, le ore dedicate alla gestione famigliare della Dad non dovranno essere recuperate dal lavoratore, e resteranno dunque a carico dell’azienda.

«Il nostro intento è dare supporto ai lavoratori e alle loro famiglie, sperimentando nuovi approcci di welfare aziendale in grado di far fronte alla fase emergenziale che stiamo tutti vivendo», sottolinea l’a.d. di Aspi Roberto Tomasi, ringraziando le organizzazioni sindacali per aver elaborato e definito con
noi questa iniziativa, che rappresenta un unicum a livello nazionale. «In questo modo abbiamo elaborato un’ulteriore declinazione del diritto alla disconnessione, nel segno della gestione flessibile del lavoro, della sostenibilità dell’inclusione», evidenzia il direttore Human Capital di Aspi, Gian Luca Orefice.

L’iniziativa si inquadra inoltre nell’ambito delle nuove policy del nuovo Piano Industriale che punta fortemente sulla valorizzazione delle persone – puntualizza Tomasi – e questo accordo è un’applicazione concreta di questa visione. Sul fronte della pandemia Aspi si muove anche per dare una mano alla campagna vaccinale: per il tramite di Confindustria, la società ha infatti messo a disposizione 10 sedi su tutto il territorio nazionale (Genova, Milano, Bologna, Firenze, Roma, Fiano Romano, Cassino, Pescara, Bari, oltre alla sede di SAT Tirrenica) che potranno essere utilizzate per le operazioni di vaccinazione sia dei dipendenti che della popolazione.

Ernesto Giusti

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