Colpo di scena alla Fiorentina: Cesare Prandelli si è dimesso da allenatore. Dopo la dichiarazione di stanchezza fatta dopo la partita di Benevento e anche dopo la rinuncia alla conferenza stampa del post Fiorentina-Milan, si era capito che per l’ex ct della Nazionale, tornato sulla panchina viola lo scorso novembre al posto di Beppe Iachini, si fosse rotto qualcosa. Proprio Iachini, ora, è in pole position per tornare alla guida dei gigliati.
La Fiorentina, sconfitta nell’ultimo turno dal Milan al Franchi per 3-2, è quintultima in classifica con 29 punti alla pari con Spezia e Benevento. Ma non sembra che Prandelli si sia dimesso per il timore di retroicedere. Il problema, secondo quanto emerge, sarebbero dissapori nello spogliatoio e in particolare con alcuni giocatori che non avrebbero gradito di accomodarsi in panchina. A caldo, mi sento comunque di scrivere che Prandelli non ha fatto assolutamente male nel suo ritorno alla guida della squadra. Anzi, con molta pazienza è riuscito a ricostruire una formazione alla deriva e devastata da scelte di mercato del tutto sbagliate. A Prandelli va poi il merito di aver fatto cerscere in maniera esponenziale Dusan Vlahovic.
Sandro Bennucci