Il Mef comunica il disastro delle entrate tributarie nel 2020. Nel corso dell’anno le entrate tributarie erariali accertate in base al criterio della competenza giuridica sono state pari a 446.796 milioni di euro con una diminuzione di 25.183 milioni di euro rispetto allo stesso periodo dell’anno 2019 (-5,3%). Lo comunica il Mef.
Nel 2020, le imposte indirette sono ammontate a 194.224, con una diminuzione tendenziale di 25.206 milioni di euro (pari al -11,5%). Alla dinamica negativa ha contribuito la riduzione dell’IVA (-13.227 milioni di euro, -9,7%), e, in particolare, della componente di prelievo sugli scambi interni (-9.377 milioni di euro, -7,6%) e di quella sulle importazioni (-3.850 milioni di euro, -27,7%), secondo i dati Mef.
Le entrate tributarie erariali da attività di accertamento e controllo si sono attestate a 8.854 milioni (-4.462 milioni di euro, pari a -33,5%) di cui 3.977 milioni di euro (-2.940 milioni di euro, -42,5%) affluiti dalle imposte dirette e 4.877 milioni di euro (-1.522 milioni di euro, -23,8%) dalle imposte indirette. Il Mef precisa che questi andamenti riflettono gli effetti del decreto Cura Italia che aveva già sospeso i termini di versamento delle entrate tributarie ed extratributarie derivanti da cartelle di pagamento emesse dagli agenti della riscossione termini prorogati a tutto il 2020.