In questo momento, Fiorentina fa rima con piccina. E timorosa in vista della Roma (mercoledì, ore 20,45, diretta su Sky) perchè consapevole che, contro certe squadre, può finire solo male. Oltre alla sconfitta di Udine, che brucia ancora, nonostante siano passati tre giorni, tornano alla mente il 6-0 di Napoli e la resa quasi senza condizioni contro l’Inter al Franchi. La Roma è arrabbiata per la partita persa contro il Milan. Fonseca vuole un pronto riscatto a Firenze. Prova durissima, per la Fiorentina. Che subito dopo (domenica 7 marzo) dovrà obbligatoriamente vincere contro il Parma. Ma intanto bisogna giocarsela con la Roma, badando ad andare in campo con mente lucida e tanta determinazione. Senza pensare a quel che è stato. Milenkovic, che a fine anno se ne andrà, non si faccia tornare in mente lo svarione di Udine. E Ribery si ricordi che cosa fare. Così come mi aspetto squilli da Castrovilli. Ecco, da Ribery e Castrovilli ci dev’edssere la voglia di riscatto, dopo alcune partite decisamente sotto tono.La Roma è forte, ma non invulnerabile. Se la Fiorentina ci credesse davvero potrebbe sfoderare il partitone. Quest’anno riuscito solo allo Stadium di Torino con la Juve. E al di là del prestigio servono i punti. Il Cagliari di Semplici ora corre. Il Torino è appena alle spalle della Fiorentina. Quella che, dopo la vittoria contro lo Spezia, poteva apparire una comoda salvezza, ora si complica. Sulla formazione Prandelli non anticipa nulla. Dovrebbe giocare, più o meno, quella di Udine. Con Venuti al posto di Malcuit e Kokorin pronto a subentrare. Rabbia e orgoglio: chissà se saranno sufficienti
PRANDELLI – Prandelli è rabbuiato. Sa che le probabilità di essere confermato sulla panchina viola per la prossima stagione sono nulle, o legate a un miracolo. La possibilità di restare con un altro ruolo (direttore tecnico o simili) non lo esalta. Dice: «La difficoltà in questo momento e’ che siamo circondati da una criticità forte, e calcisticamente ci sta, però la società ha fatto investimenti, sta progettando, sta programmando, e quindi la societa’ non c’entra nulla. C’entriamo noi, siamo arrabbiati, ho sentito il presidente, e’ molto deluso, come lo sono io e lo sono i giocatori, ed in questo momento non dobbiamo fare tante chiacchiere, dobbiamo tirare fuori l’anima, il cuore per questa maglia, e lottare sempre fino alla fine della partita pensando che sia la partita più importante della stagione. Dobbiamo avere la consapevolezza delle difficoltà, ma anche la voglia di tirar fuori tutta la nostra rabbia. Sono convinto che possiamo fare una grande partita. Voglio giocarmela, rischiando qualcosa, non speculando. Gli errori li abbiamo commessi nelle ultime tre trasferte: quando pensiamo di poter vincere evidentemente abbassiamo la tensione, in particolare nei momenti di non possesso palla. Dobbiamo uscire da questa situazione tutti insieme».
ROMA – Adirato, quasi infastidito. E’ un Paulo Fonseca diverso dal solito quello che prende parte alla conferenza stampa della vigilia di Fiorentina-Roma. Il dispendioso turno infrasettimanale del Franchi arriva a pochi giorni dalla sconfitta, l’ennesima in un big match, contro il Milan. All’Olimpico contro i rossoneri la Roma ha approcciato male, ha rischiato di passare in svantaggio piu’ volte e alla fine lo ha fatto in due occasioni che per il tecnico portoghese pero’ non mettono in discussione la solidita’ difensiva della squadra: «Non ci sono stati errori in fase di organizzazione difensiva – ha detto in conferenza stampa – Il Milan ha creato occasioni pericolose sfruttando i nostri errori in costruzione. Stiamo migliorando per interpretare meglio alcuni momenti della partita». Come nel post partita, l’allenatore portoghese punta il dito contro gli errori tecnici e di decisione come quello del portiere Pau Lopez che in occasione del gol del 2-1 di Rebic ha preferito optare per il rinvio lungo favorendo Saelemaekers piuttosto che appoggiare corto per Fazio. Ma la presenza del portiere spagnolo al Franchi non è in discussione: «Pau tra i pali», assicura Fonseca.
SMALLING – Che successivamente fornisce altre indicazioni di formazione: «Kumbulla è pronto e domani giocherà. Smalling sara’ convocato ma non è nelle migliori condizioni per giocare 90′. Turn over? Cambieremo due o tre giocatori. Ma non riguarderà Borja Mayoral che domani sara’ in campo». E sull’attaccante spagnolo, autore fin qui di undici gol in ventinove partite ma apparso sottotono quando si e’ alzata l’asticella: «E’ un giovane, sta migliorando. I suoi numeri sono buoni. Il problema e’ che quando segna va tutto bene, se non segna va sempre tutto male. Ma io non posso vedere le cose così. La Fiorentina? Non e’ la stessa squadra della gara di andata, ovviamente, ma e’ molto forte, ha grandi giocatori. Ha vinto contro la Juve per 3-0 e sarà una gara difficile per noi. Ma la Roma non è depressa, forse all’esterno di Trigoria qualcuno lo è. Quel che ho visto in questi giorni e’ una squadra che ha capito dove deve migliorare e cosa non ha funzionato contro il Milan. La squadra ha un’identità come tutte le grandi squadre. Questa non cambia neanche dopo una sconfitta. Non possiamo cambiare in funzione dei risultati».
Sandro Bennucci
Probabili formazioni
FIORENTINA (3-5-2): Dragowski; Milenkovic, German Pezzella, Martinez Quarta; Venuti, Amrabat, Pulgar, Castrovilli, Biraghi; Vlahovic, Ribery.
Squalificati: nessuno | Indisponibili: Bonaventura, Kouamé
ROMA (3-4-2-1): Pau Lopez; Mancini, Cristante, Kumbulla; Karsdorp, Veretout, Diawara, Spinazzola; Pedro, Mkhitaryan; Borja Mayoral.
Squalificati: nessuno | Indisponibili: Calafiori, Dzeko, Ibanez, Santon, Zaniolo
Arbitro: Calvarese (Teramo)